فرقنا الرقابية تنفذ جولات على منافذ البيع وتضبط وتصادر منتجات تتضمن رموز ودلالات تدعو للشذوذ وتنافي الفطرة السّوية، وتوقع الجزاءات النظامية على المنشآت المخالفة. pic.twitter.com/XyeNvYmOvl
— وزارة التجارة (@MCgovSA) June 14, 2022
Le autorità dell’Arabia Saudita hanno iniziato a sequestrare dai negozi giocattoli e vestiti per bambini con i colori dell’arcobaleno, perché a loro dire incoraggerebbero l’omosessualità. Ad affermarlo il ministero del commercio sulla tv di Stato. Un servizio andato in onda su Al-Ekhbariya mostra funzionari del ministero del Commercio che portano via dai negozi della capitale Riad oggetti come fermagli per capelli, fiocchi, pop-it, magliette, cappelli e astucci, perché “contraddicono la fede islamica e la morale pubblica, promuovono i colori omosessuali prendendo di mira le giovani generazioni“.
Via Twitter, il ministero del Commercio ha confermato la confisca di “prodotti che contengono simboli e segni che invitano alla deviazione e contraddicono il buon senso“. A chiunque continui a vendere prodotti ‘arcobaleno’ saranno inflitte “sanzioni legali“. Un negoziante di Riyadh ha protestato contro il ritiro dei prodotti, facendo notare come gli articoli apparentemente offensivi siano semplicemente color arcobaleno. Niente di più.
L’omosessualità in Arabia Saudita è considerata illegale e punita con la reclusione, punizioni corporali giudiziarie eseguite in pubblico fino a giungere, nei casi più estremi, alla pena di morte. Non a caso anche la censura nei confronti dei prodotti occidentali, vedi film a tematica LGBTQ+, è pressocché totale. Lightyear della Pixar è solo l’ultimo titolo di una lunga serie ad essere stati bandito.
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