Il vescovo Antonio Suetta della diocesi di Ventimiglia e Sanremo – dopo la crociata contro il DDL Zan e le “pericolose ideologie” del Festival di Sanremo – ha stabilito due decreti che cambiano drasticamente il rito del battesimo: Suetta ha sospeso momentaneamente il ruolo di madrina e padrino in quanto ritiene si limita ad un semplice “adempimento formale o di consuetudine sociale“, e istituito un rito separato per i figli di coppie omosessuali.
Il decreto – già formulato lo scorso Novembre da Suetta – stabilisce che i figli di famiglie arcobaleno non potranno celebrare il battesimo insieme a quelli di coppie eterosessuali, ma attenersi ad un “rito modificato” in modo da non riconoscere nessuna coppia di fatto e “sempre al di fuori della Santa Messa“. Due decisioni – prese insieme al Consiglio Presbiterale e il Collegio dei Consultori – definite “un esperimento” per i prossimi tre anni, “in modo che tutti possano riflettere”. Nello specifico, Suetta spiega che né la figura della madrina che del padrino sono considerate obbligatorie secondo il Codice di Diritto Canonico, e creano spesso incomprensioni determinate da una scarsa preparazione: “Altre diocesi in Italia hanno adottato la stessa decisione” specifica il vescovo “Considerato che la situazione familiare complessa e irregolare di tante persone proposte per assolvere questo compito rende la questione ancora più delicata”.
Il decreto sarà avviato il prossimo primo giugno, includendo un periodo di transizione fino al 31 Agosto: ogni parroco potrà esercitare i sacramenti già programmati almeno fino al 1 Settembre, quando la norma entrerà ufficialmente in vigore.
Leggi anche: “La Chiesa di Scozia potrebbe dire sì al matrimonio egualitario“
© Riproduzione Riservata