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Bottoms fa il boom: la commedia queer è un successo al box office americano

Potrà mai una commedia su lesbiche volgarissime  e sopra le righe arrivare nelle nostre sale?

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Vi avevamo già detto che Bottoms sarebbe stata la commedia queer dell’estate, e oggi ne arriva la conferma.

Il secondo film di Emma Sellingman, con protagoniste Rachel Sennott (anche co-sceneggiatrice) e Ayo Edebiri (rivelazione del 2023, dopo il successo della serie The Bear) ha debuttato nelle sale americane lo scorso 25 Agosto, portando a casa ben $516,254 in sole 10 proiezioni lungo il paese, tra Los Angeles, New York City, e Austin.

Per essere più chiari, un piccolo grande record per un film a stampo indie con distribuzione limitata, annoverato fino ad oggi solo da Everything Everywhere All At Once, successo del 2022 passato da un debutto limitato con $501,305 a fare collezione di premi agli Oscar 2023.

Non sappiamo ancora se Bottoms sarà destinato ad un simile successo, ma i segnali sono dei migliori.

Fa la differenza che un tale impatto è una teen-comedy orgogliosamente e spudoratamente queer. Definizione che ormai ripetiamo col pilota automatico, ma che stavolta sembra spostare l’asticella ancora più in alto: ispirato dalle commedie di fine anni 90-inizio 2000 come Mean Girls, Ragazze a Beverly Hills, e Ragazze nel Pallone, Bottoms porta una svecchiata al genere teen seguendo la rocambolesca storia di due studentesse,PJ (Sennott) e Josie  (Edebiri) che fondano un fight club femminile per conquistare le cheerleader.

Sellingman e Sennott – che avevano già unito le proprie forze nel fenomeno indie Shiva Baby (disponibile su MUBI) – dichiarano di essere stufe di una rappresentazione LGBTQIA+ tenera e coccolosa (guardiamo te, Heartstopper) e celebrare finalmente donne queer manesche, arrapate, e finalmente stupide: “Non ho mai visto ragazze adolescenti bramare altre ragazzespiega la regista in un’intervista con Harper BazaarMi sembra che i personaggi queer adolescenti hanno mai possibilità di essere egoist3 e arrapat3 sullo schermo – sono spesso dipinte sotto questa luce fatta solo di sogni romantici, e non mi ci sono mai identificata. Questi film non esistevano nemmeno quando andavo a scuola – il dolce, innocente, film queer adolescenziale. Ma se ci fossero stati non sarei riuscita a rivedermi, perché ero incredibilmente arrabatta e bramosa, praticamente come chiunque altro. È stato importante per me dipingere personaggi femminili queer e adoelscenziali che avessero normali, desideri umani”.

 

Se fate un giro sul cine- Twitter o TikTok (a seconda di chi seguite e qual è il vostro algoritmo), Bottoms è già virale tra persone che lo definiscono “il film più bello del secolo” da far impallidire Il Padrino.

E in Italia? Potrà mai una commedia su lesbiche volgarissime  e sopra le righe, fatta di citazioni e slang a manetta, arrivare nelle nostre sale? Ancora nessuna notizia all’orizzonte. Ma chissà, forse con il giusto passaparola, c’è speranza.

Nel frattempo, non demordete: Bottoms sarà disponibile a fine anno anche su Prime Video.

 

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