Tutto pronto per la 75ª edizione del Festival di Cannes, domani inaugurata da Coupez! di Michel Hazanavicius, regista premio Oscar per The Artist. Unico italiano in corsa per la Palma d’Oro Mario Martone con Nostalgia, senza dimenticare quella Valeria Bruni Tedeschi che correrà anche per conquistare la Queer Palm, da 12 anni assegnata ai film a tematica LGBT presentati al Festival.
Presidente di giuria di quest’anno Catherine Corsini, con giurati Djanis Bouzyani, Marilou Duponchel, Stéphane Riethauser e Paul Struthers. L’Italia non ha mai vinto la Queer Palm, spesso assegnata ad autentici cult della cinematografia queer dell’ultimo decennio. Da Laurence Anyways a Pride, passando per Lo Sconosciuto del Lago, Carol, Girl, 120 battiti al minuto, Ritratto della giovane in fiamme e La Fracture, ultimo film a far suo l’ambito premio.
Alla Queer Palm del 2022 potranno ambire quasi 20 lungometraggi, presi a piene mani dalle varie selezioni del Festival.
Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi
Un anno dopo essere stata diretta da Catherine Corsini ne La Fracture, Valeria Bruni Tedeschi torna a Cannes come regista. Alla fine degli anni ’80 Stella, Etienne e Adèle, ventenni, mirano ad entrare nella famosa scuola creata da Patrice Chéreau e Pierre Romans al teatro Amandiers di Nanterre, guidati dall’amore, dal gioco, dall’amicizia ma anche dalle loro prime grandi tragedie.
MADAME TCHAÏKOVSKI di Kirill Serebrennikov
Dopo diverse apparizioni a Cannes, il cineasta russo Kirill Serebrennikov presenta Madame Tchaikovsky, film biografico su Antonina Miliukova, giovane donna ricca e brillante che sposò il compositore Piotr Tchaikovsky: un amore hardcore a due facce…
Close di Lukas Dhont
Nel 2018 il giovane regista belga Lukas Dhont ha incantato il Festival con Girl, vincendo la Queer Palm, la Caméra d’Or e il Premio per l’interpretazione a Viktor Polster nella sezione Un Certain Regard. Close ruota attorno all’amicizia tra due ragazzi di 13 anni, Léo e Rémi, i cui legami sono interrotti da un evento impensabile…
Pacifiction di Alberto Serra
Sull’isola di Tahiti, nella Polinesia francese, l’Alto Commissario della Repubblica De Roller, rappresentante dello Stato francese, è un uomo che ascolta la popolazione nei ricevimenti ufficiali. Improvvisamente prende forma un rumor: c’è un sottomarino la cui presenza spettrale annuncerebbe la ripresa dei test nucleari francesi…
Riposte Feministe di Simon Depardon e Marie Perennes
Che siano di Brest, Saint-Etienne, Compiègne o Marsiglia, devono tutte vivere la stessa battaglia: superare il sessismo e le molestie di strada che subiscono quotidianamente. È l’attrice Marina Foïs (La Fracture, Queer Palm 2022) a prestare la sua voce al documentario.
MOONAGE DAYDREAM de Brett Morgen
Dopo essersi interessata alle carriere di Robert Evans, Kurt Cobain e Jane Goodall, Brett Morgen dipinge un ritratto senza precedenti di David Bowie, in un documentario che raccoglie migliaia di immagini inedite delle performance del musicista.
DODO di Panos H. Koutras
Una coppia sull’orlo della rovina, si prepara a celebrare il matrimonio della figlia Sofia con un ricco erede. Ma quando appare un dodo, un animale estinto da più di 300 anni, i confini tra ragione e follia si confondono… portando a una situazione fuori controllo. Nel 2014 il regista greco era in corsa per la Queer Palm con Xenia, presentato a Un Certain Regard.
IRMA VEP di Olivier Assayas
Basato sull’omonimo film del 1996, il regista Olivier Assayas presenta una serie a Cannes: seguiamo le avventure di Mira, una star del cinema disillusa dalla sua carriera e da una recente rottura, che si prepara a girare il remake di un classico francese, Les Vampires. Ma con il procedere delle riprese, l’attrice e il suo personaggio si fondono.
CHRONIQUE D’UNE LIAISON PASSAGèRE di Emmanuel Mouret
Due amanti decidono di vedersi solo per divertimento, senza provare alcun sentimento d’amore. Lui è un uomo sposato, lei è una madre single: la loro complicità cresce… In questa commedia drammatica, Sandrine Kiberlain e Vincent Macaigne recitano uno di fronte all’altro.
KURAK GÜNLER di Emin Alper
Un giovane pubblico ministero viene trasferito nella cittadina di Balkaya, in Turchia. I suoi impegni politici lo avvicinano inevitabilmente a Murat, il titolare del quotidiano locale. Inizia così un’impasse tra frustrazione sessuale e isolamento politico. Questo thriller psicologico è il primo film a Cannes del regista Emin Alper.
Joyland di Saim Sadiq
Joyland è il primo lungometraggio del regista pakistano Saim Sadiq. Proveniente da una famiglia patriarcale, un giovane figlio si unisce segretamente a un teatro di danza erotica e si innamora di un artista transgender: questo inizio di relazione sfocia in un desiderio di ribellione in tutta la sua famiglia…
LE BLEU DU CAFTAN di Maryam Touzani
Halim e Mina, coppia marocchina, gestiscono un tradizionale negozio di caftani nella medina di Salé. La coppia convive con il segreto dell’omosessualità di Halim, ma l’arrivo di un giovane apprendista e la malattia di Mina squilibreranno la loro quotidianità… Questo è il secondo lungometraggio di Maryam Touzani dopo Adam, presentato nel 2019 a Un Certain Gaze e in corsa per la Queer Palm.
RODEO di Lola Quivoron
Julia, giovane donna solitaria senza istruzione, incontra Kaïs e il suo clan di motociclisti che compiono acrobazie e furti con scasso. Julia si integra in questo gruppo di disadattati, composto principalmente da uomini, fino a quando non si verifica un incidente, accompagnato da minacce che mettono in discussione il suo ruolo all’interno del gruppo…
FEU FOLLET di João Pedro Rodrigues
Presidente di giuria per la Queer Palm nel 2013, esploso con il suo primo lungometraggio O Fantasma, il regista portoghese João Pedro Rodrigues torna a Cannes con un musical che conferma il suo aspetto queer e singolare nel cinema contemporaneo. Feu Follet è la storia di un re in punto di morte nel 2069, con una vecchia canzone che lo riporta a ricordi lontani: il desiderio di diventare vigile del fuoco, ma anche quella del principe Alfredo e del suo incontro con Alfonso…
A MALE di Fabian Hernandez
In Colombia, Carlos ha 16 anni e deve affrontare un rito di passaggio per diventare uomo, dettato da codici sociali e morali che gli impongono un tipo di mascolinità, il tutto in un ambiente ostile e maschilista: le strade di una baraccopoli di Bogotà, con la spirale della sua violenza urbana. Ma in privato, Carlos esplora la sua sensibilità e la sua fragilità, che i “veri uomini” non possono mostrare… Questo è il primo lungometraggio del regista Fabián Hernández.
LA DÉRIVE DES CONTINENTS (AU SUD) di Lionel Baier
Nathalie Adler è in missione per l’Unione Europea in Sicilia: incaricata di organizzare la prossima visita di Emmanuel Macron e Angela Markel in un campo di migranti, non aveva previsto l’arrivo del figlio Albert, attivista impegnato con una ONG che aveva tagliato ogni legame con lei…
LES CINQ DIABLES di Léa Mysius
Vicky, ragazzina emarginata e solitaria, ha un dono: può annusare e riprodurre tutti gli odori, che raccoglie in barattoli etichettati, compreso quello di sua madre Joanne. Ma quando Julia, la sorella di suo padre, irrompe nella sua vita, l’elaborazione del suo profumo la trasporta in ricordi oscuri e magici, dove scoprirà i segreti del suo villaggio… e della sua stessa esistenza.
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