Cara Delevingne è tornata a parlare della propria faticosa accettazione, a cinque anni dal coming out come pansessuale. Nel corso di un’intervista, l’ex modella ormai prestata alla recitazione ha ribadito quanto abbia faticato da adolescente, in un mondo in cui la comunità LGBT rimaneva forzatamente e volutamente ai margini di una certa narrazione.
“Penso che mi sarei odiata di meno, che non mi sarei vergognata così tanto, se avessi avuto qualcuno a cui ispirarmi”, ha confessato ad Harper’s Bazaar UK. Cara ha poi rivelato che sta attualmente lavorando ad un documentario BBC legato proprio ad orientamenti sessuali e identità di genere. “L’unica cosa che mi rende felice nell’essere cresciuta come persona queer, dopo averlo combattutto e nascosto, è che mi ha dato così tanto fuoco, mi ha spinta a cercare di rendere la vita delle altre persone più facile, parlandone”.
29enne, Delevingne ha poi ricordato il suo romanzo Mirror, Mirrow, edito nel 2017, trainato da un personaggio gay perché lei voleva che parlasse apertamente di “queerness”. Conclusa nel 2020 la storia d’amore con Ashley Benson, protagonista di Pretty Little Liars, Cara è stata paparazzata nei giorni scorsi tra le braccia di Sienna Miller. Il New York Post ha pubblicato delle foto che ce le mostrano baciarsi al Temple Bar di New York.
“Era come se fossero amiche fluide. Sienna ha prima limonato con questo ragazzo, e poi ha con Cara“, ha rivelato una fonte. “Ho visto che anche la sorella di Delevingne, Poppy, era lì. Sembrava proprio una serata divertente“.
Archiviata l’esperienza Carnival Row, Cara si è concessa una partecipazione da guest star in <strong>Only Murders in the Building, per poi girare gli ancora inediti Together Now e Punk, thriller di Richard Hughes.
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