L’insulto omofobo lanciato su Instagram da Carlos Maria, figlio di Nina Moric e Fabrizio Corona, ha fatto il giro del web. Il neo 18enne aveva gridato “se non avete le palle siete delle ch*cche”. Passate 24 ore, il padre Corona ha realizzato una storia Instagram al fianco del figlio per chiudere il caso, attaccando inizialmente la stampa che a suo dire avrebbe creato una notizia priva di fondamento. Come se in due non sfondassero il muro del milione e 200.000 follower.
“Sai che viviamo in una società dove ormai vive solo il politicamente corretto, e la morale e l’etica. Magari uno dice un termine goliardico e si scatena un putiferio sul nulla giornalistico”, ha incredibilmente ridimensionato quanto accaduto l’ex paparazzo, riuscito nell’impresa di indirizzare l’insulto omofobo nel calderone della “goliardia”. Carlos Maria, invece, ha semplicemente fatto mea culpa, senza troppi giri di parole. “È stato un errore, mi dispiace, non volevo, non ce l’ho con nessuno. Non sono omofobo, non ce l’ho con i gay, con i neri, i cinesi, neanche con il vicino di casa. Mi dispiace. A me interessano gli altri, e riconoscere un errore, come fanno le persone intelligenti si chiede scusa”. “Bisogna riconoscere i propri errori”.
Anche Nina Moric, madre di Carlos Maria, l’aveva pubblicamente redarguito, su Instagram: “Vergognati Carlos per ciò che dici. E siccome non trovo parole per l’imbarazzo e il disappunto che provo verso di te, prendo a muto le parole di nostro Signore e mi viene da dire “Padre, perdonalo, perché non sa quello che fa”. Chiedo scusa. Sono addolorata nel vedere mio figlio Carlos acquisire questi atteggiamenti, ma soprattutto un linguaggio che non è assolutamente in linea con quella che è stata l’educazione che mi sono premurata di dargli in questi anni. Mi manca Carlos Maria che mi leggeva e argomentava i saggi di filosofia, mi manca il ragazzo che ho visto crescere giorno dopo giorno e diventare un uomo migliore di quello che potessi immaginare. Chiedo scusa io a quanti si sono sentiti giustamente offesi dalle sue parole, ma credetemi, non è in lui. Carlos, da te ho imparato che nella vita la bontà, il perdono, la mitezza sono i veri dardi di luce per sconfiggere ogni male. Questa aggressività nei modi e nelle parole non ti appartengono. Torna ad essere quello che eri. Un ragazzo meraviglioso”.
Oggi Carlos, al fianco di un adulto che minimizzava un insulto omofobo, ha dimostrato di essere un adolescente più saggio e maturo del proprio papà.
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vabè il padre è fabrizio corona.........poverino