15 anni dopo la Coppa Volpi vinta grazie a Io non sono qui e due anni dopo aver presieduto la giuria, Cate Blanchett è tornata alla Mostra del Cinema di Venezia grazie a Tár di Todd Field, film in cui l’attrice indossa gli abiti della prima storica direttrice donna di una delle più importanti orchestre tedesche.
Un nuovo film a tinte queer 7 anni dopo il meraviglioso Carol di Todd Haynes, per Blanchett, perché Lydia Tár è dichiaratamente lesbica. Una visibilità e una rappresentazione che Cate ha definito “importante”, da un punto di vista sociale, nel corso della conferenza stampa.
“L’omogeneità è la morte di ogni forma d’arte. Parlare di importanza in funzione dell’arte è complicato, la pratica artistica non è uno strumento educativo. Nell’interpretare Lydia non ho mai pensato al genere del suo personaggio né alla sua sessualità, ed è questo quello che mi piace del film. Semplicemente è. È una rappresentazione molto umana. Come specie siamo così maturi da poter guardare il film e fare in modo che il suo orientamento sessuale non sia la cosa più importante. Solo a film finito abbiamo realizzato che avevamo un casting quasi solo al femminile. Ad oggi non esiste un’orchestra tedesca condotta solo da una donna, è una struttura molto patriarcale. La speranza è che questo cambiamento possa diventare normale, bisogna normalizzare l’arte stessa. Ogni volta che un direttore prende in mano una musica diversa reinventa quella musica. Il film ha una grande componente umana”. “Tar è un film sugli esseri umani, che va al di là dell’orientamento sessuale della sua protagonista”.
Inevitabile il confronto con Carol di Todd Haynes, nel 2015 candidato a 6 premi Oscar.
“Se ora guardo a quel personaggio all’epoca non c’erano film di quel tipo. Mentre giravamo avevamo capito quanto fosse necessario. Un film viene fatto nel momento in cui viviamo, credo sia molto più esistenziale di tutto questo”.
53enne australiana, Cate Blanchett ha vinto 2 Oscar, tre Golden Globe, tre premi BAFTA, tre Screen Actors Guild Awards, tre Critics Choice Awards e una Coppa Volpi al Festival di Venezia. Il 10 settembre prossimo arriverà anche la 2a?
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