Secondo quanto riferito, Grindr, ovvero l’app di dating gay più famosa al mondo, è scomparsa dagli app store della Cina. A detta di AFP, giovedì è stata rimossa dall’app store cinese Apple. Ed è scomparsa anche dagli store Android e Google.
Una rimozione figlia della censura cinese sul web. Negli ultimi mesi il governo cinese ha chiesto una restrizione nei confronti della pornografia, incaricando le più grandi aziende tecnologiche a fare di più per creare un cyberspazio “pulito e sano”. La scorsa estate, la popolarissima piattaforma social WeChat del Paese aveva incredibilmente rimosso tantissimi account LGBTQ, mentre ad agosto le autorità cinesi hanno vietato ai minori di 18 anni di giocare online per più di tre ore a settimana. La tv di Stato ha infine bandito i personaggi “effeminati”.
Ideato da Joel Simkhai, Grindr nasce nel 2009. Nel 2016 la società cinese Beijing Kunlun Tech ha acquistato il 61,5% nell’app per 93 milioni di dollari. Nel 2017 ha acquistato il restante 38,5% per altri 152 milioni di dollari. Ma la cessione è stata frenata dall’intervento del Comitato per gli investimenti esteri degli Stati Uniti, che ha espresso preoccupazioni riguardo alla possibilità che la Cina avesse accesso ai dati personali di così tanti cittadini statunitensi. Beijing Kunlun Tech ha così dovuto rivendere Grindr nel 2021 a un gruppo di investitori senza nome ma con sede negli Stati Uniti, per 600 milioni di dollari.
E se Grindr è scomparso dagli app store cinesi, Blued, ovvero la più grande app di dating per uomini gay della Cina, è ancora disponibile. Molto probabilmente perché Blued è stata fondata nel 2012 da Geng Le, imprenditore gay con sede a Pechino. Apple, guidata dal CEO Tim Cook, gay dichiarato, non ha ancora risposto ad AFP sulla scomparsa di Grindr dall’Apple Store cinese.
Nei mesi scorsi Grindr ha dato la possibilità ai propri utenti di mostrare i glutei, mentre l’app di incontri sarà a breve al centro di una serie tv per terribili fatti di cronaca nera. A fine 2021, invece, Grindr, che conta quasi 5 milioni di utenti in tutto il mondo, ha svelato le principali statistiche relative ai propri iscritti, svelando i Paesi con più profili dichiaratamente ‘attivi’, ‘passivi’ e ‘versatili’.
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