La scelta è andata. Ora come stai?
Come vuoi che stia? Sto come uno che è stato messo da parte e che ha creduto in un qualcosa che, a quanto pare, non c’era.
Fino ad un certo punto di Uomini e Donne, tutti pensavano che la scelta del tronista Alex Migliorini ricadesse su Claudio Merangolo. Poi, da un’esterna all’altra, tutto è cambiato, o almeno così mi racconta dall’altro lato della cornetta un malinconico Claudio.
Ti aspettavi davvero che andasse così?
La verità? Sì! Col passare dei giorni e con le ultime esterne, avevo avvertito che le cose stavano andando in un’altra direzione. Una direzione che aveva un nome e un cognome: Alessandro D’Amico.
Il ‘Sì’ del tuo antagonista ti ha stupito?
No, per nulla! Non mi aspettavo un’altra risposta da lui.
Se la scelta fossi stato tu, la tua risposta sarebbe realmente stata un ‘Sì’?
Assolutamente. Anche se può sembrare assurdo, per chi non vive in prima persona quel meccanismo fatto di telecamere e microfoni, io mi ero legato molto ad Alex. Ci tenevo davvero tanto a lui. Io con lui, e in quello studio, ho provato delle emozioni che non provavo da tempo.
E pensi che se la scelta fosse ricaduta su di te, sarebbe stato l’inizio di una lunga storia d’amore?
La speranza e la voglia di provarci, almeno da parte mia, c’era.
Qualcuno ti accusò di strumentalizzazione del dolore quando, alla prima esterna, hai parlato della tua situazione familiare. Ti sei pentito di aver messo a nudo anche quel passato lì?
No, no. Prima di iniziare il percorso mi ero imposto di essere sempre me stesso e, per come sono andate le cose, sono davvero soddisfatto.
La tua famiglia, durante Uomini e Donne, ti è stata vicina?
Tantissimo. Mia mamma e mio fratello hanno condiviso quest’esperienza attivamente, senza mai essere invadenti. Chiedevo a loro consigli e non si tiravano mai indietro nel dirmi quel che pensavano.
Ci son rimasti male di come sono andate le cose?
Nì! L’unica cosa che volevano, e che vogliono ancora oggi, è la mia felicità. Tutto lì. Non posso negare, però, che anche loro avevano dei dubbi su Alex.
Dubbi?
Sì, giustamente pesavano i suoi vent’anni e l’esperienze di vita sicuramente differenti dalle mie. Loro avrebbero visto vicino a me un uomo più grande.
Ora cosa farai?
Riprenderò la mia routine. Questo andare avanti e indietro tra Roma e Milano mi aveva un po’ destabilizzato. Non riuscivo più a far coincidere tutti i miei impegni, a vedere i miei amici e passavo molto tempo a pensare a quanti giorni mancassero prima di rivedere Alex.
Fino a poco prima che iniziasse il trono, sembrava che il tronista saresti stato tu. Chiacchiericcio?
No, nessun chiacchiericcio. Il percorso dei provini che avevo fatto era per fare il tronista, ma poi le cose sono andate diversamente. Quando c’è stata l’ultima chiamata mi hanno informato che la scelta era ricaduta su un ragazzo più giovane e che comunque avrebbero avuto il piacere di avermi come corteggiatore. Io ci ho pensato ed ho voluto essere coerente.
Coerente?
Sì, io ai provini ho sempre detto che volevo fare questo percorso per gioco e, visto che di gioco si parla, ho accettato. Io, prima, dopo e durante, non ho mai pensato al discorso visibilità, anzi. Ho la mia vita e volevo semplicemente dargli uno scossone, tutto lì.
E questo scossone, alla fine, c’è stato?
Sì, decisamente.
Alberto Dandolo, prima che iniziasse il programma, aveva già fatto il tuo nome come possibile tronista. Pensi che con quell’articolo abbia penalizzato la tua posizione?
Beh, sicuramente! Oltre ad aver fatto il mio nome, aveva anche detto cose poco carine e veritiere. Poi, a seguire, si è scusato e mi ha fatto molto piacere.
Se oggi Maria ti offrisse il trono lo accetteresti?
In questo preciso momento ti direi di no. Sono ancora provato. In futuro, invece, perché no? Magari la prossima volta potrei essere più fortunato..
Uno bello come te ha davvero bisogno di Uomini & Donne per trovare l’anima gemella?
Tutti dicono che sono bello, ma la verità è che gli anni passano, ed io resto single.
Che visibilità offre un programma come quello?
Indescrivibile! In molti lo vedono e in tanti lo vivono con un trasporto inimmaginabile. Mi capita sempre più spesso di essere riconosciuto per strada e la cosa, tutto sommato, mi diverte, ma non mi destabilizza. Tante ragazze, sui social, mi manifestano il loro affetto, mentre il mondo gay non mi ha supportato.
Il fatto che quest’anno il trono gay non abbia avuto la stessa attenzione mediatica della passata edizione lo devi al poco entusiasmo del tronista, o al fatto che un esperimento come quello sia entrato a tutti gli effetti nella normalità?
Non si possono fare grandi paragoni con il trono, e con le persone, della scorsa edizione. Alex, senza alcun dubbio, non ha una personalità spiccante, perlomeno televisivamente parlando, ma penso che io ed Alessandro, e volendo anche Matteo, ci siam fatti sentire.
Durante questa esposizione televisiva hai mai ricevuto, sul web o nella realtà, attacchi omofobi?
Dal vivo, no. Sul web ho letto cose che non ho neanche il coraggio di ripetere.
Rispondevi?
No, perché non si può alimentare il nulla.
Alex, poco prima che iniziasse il suo percorso, ha lasciato il posto di lavoro. Tu ci hai mai pensato?
Mai! Io il mio posto di lavoro me lo sono sudato. Poco prima che iniziasse il percorso mi sono confrontato con i miei superiori i quali, nonostante tutto, mi han sempre spinto a seguire i miei obiettivi.