Importanti novità sulla legge contro l’omotransfobia e la misoginia sono arrivate da parte di Alessandro Zan, relatore del DDL nonché deputato Pd.
Giornata intensa in Commissione Giustizia, quella vissuta ieri, con i gruppi presenti che hanno trovato un accordo per accorpare tutte le fasi inerenti al DDL nel corso della prossima settimana.
A partire da martedì mattina, dove si voterà il testo base. Il mercoledì la presentazione di tutti gli emendamenti entro le ore 16:00, il termine ultimo, in modo tale che già giovedì inizieremo a votare i primi emendamenti. Questo per essere pronti ad andare in aula alla Camera dei Deputati il 27 luglio. Questo iter serrato è necessario per il fatto che ogni giorno leggiamo fatti di cronaca, di omotransfobia e misoginia, che non sono più accettabili in questo Paese, ed è per questo che lo Stato deve intervenire e intervenire in fretta. Non si può più ritardare, non si può più rallentare, è una legge che va fatta e va fatta con urgenza.
Nel giro di una settimana, checché ne dicano quelli che sostengono come in Italia non esista un problema di omotranfobia, abbiamo assistito ad un bollettino praticamente quotidiano. Una brutale aggressione ad un ragazzo che teneva la mano del compagno, un pestaggio ad una coppia gay per un bacio, abbiamo visto un primario insultare il paziente sedato nel corso di un intervento, una coppia di papà con figli a cui è stato rifiutato lo sconto famiglia ad un acquapark, un bravo insegnante rimbalzato perché ‘finocchio’, un 24enne che ha tentato di suicidarsi gettandosi da un palazzo perché stanco di essere insultato.
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