Pochi giorni fa 50 persone LGBT (o presunte tali) hanno sfilato per le strade di West Hollywood per sostenere Donald Trump, ovvero il presidente d’America più omotransfobico degli ultimi decenni.
L’evento è stato organizzato da una cinquantina di repubblicani omosessuali che hanno creato non pochi scompigli in Santa Monica Boulevard. D’altronde a West Hollywood solo l’8% degli elettori registrati sono dichiaratamente repubblicani. La città è nota per la sua ferma opposizione al tycoon, con i membri del consiglio comunale John Duran e John D’Amico che nel 2018 avevano dato le chiavi della città a Stormy Daniels, pornoattrice che aveva accusato Trump di molestie sessuali. La sindaca Lindsey Horvath ha una volta dichiarato che Trump non sarebbe il benvenuto a West Hollywood, con il consiglio comunale che ha ufficialmente chiesto la rimozione della stella del rosso Donald dalla famosa Walk of Fame di Hollywood Boulevard.
Diversi video dei manifestanti dal cappello rosso senza distanziamento e senza mascherine sono stati pubblicati on line, con cori del tipo “Gays for Trump!”, “Freedom!”, “Altri quattro anni!” e “We love Trump!”
Poche settimane fa, in Florida si era tenuto “Trump Pride“, evento LGBT che aveva visto sul palco Tiffany Trump, figlia del tycoon spesasi per il papà, da lei definito ‘storico sostenitore della comunità LGBT’. Quanto coraggio. E sfacciataggine. Ma qualcuno che ci crede, come dimostrano i video del fine settimana, si trova.
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