Se da un lato negli ultimi decenni si è notata una timida accettazione nei confronti della nostra comunità, dall’altra è peggiorato il legame e la relazione tra i genitori e i figli LGBT, in particolare gli adolescenti. Quest’ultimo è un periodo complesso in cui si mescolano tantissime emozioni, dai primi amori alla tipica “ribellione” nei confronti della famiglia, solo per citarne due.
Per gli adolescenti LGBT, può anche essere un periodo infelice. Soprattutto in famiglia. È questo che ha rilevato una ricerca pubblicata sul Journal of Child and Family Studies, studiando appunto il legame dei genitori con i i propri figli LGBT. Ma l’adolescenza e il periodo complesso non c’entrano molto, dato che il problema è il comportamento dei genitori nei confronti dei propri figli quando questi hanno fatto coming out. Un comportamento che è peggiorato negli ultimi 20 anni.
Si tratta di uno studio durato quattro anni, durante i quali i ricercatori hanno intervistato studenti e studentesse di vari orientamenti sessuali, focalizzandosi sul supporto che questi ricevono dai propri genitori. I risultati hanno dimostrato come il legame tra genitori e figli etero sia aumentato, mostrando quindi una buona convivenza familiare. Stessa cosa non si può dire invece per i figli LGBT, che denunciano uno scarso legame con mamma e papà, per non parlare del supporto di cui ogni adolescente dovrebbe aver bisogno.
Perché c’è un scarso legame tra genitori e figli LGBT?
I ricercatori hanno ipotizzato che dietro questo risultato, ci siano una serie di concause. Da un lato troviamo una tolleranza più ampia nei confronti della comunità LGBT che porta a due effetti positivi: l’approvazione di riforme per i diritti civili che conducono a più tutele e diritti (matrimonio, adozione, leggi anti-discriminazione) e un coming out più “facile”.
Tutto ciò è e positivo quando ci si trova in una famiglia tollerante. Non è lo stesso per quelle famiglie più religiose o conservatrici, dove chi non è eterosessuale è automaticamente isolato e contro-natura. In questi casi, i figli LGBT non potranno di certo sperare in alcun tipo di supporto, vivendo il loro disagio da soli. Nessun aiuto nel caso si sia vittima di bullismo a scuola perché gay, o se si è presi di mira solo per il proprio orientamento sessuale.
Questa mancanza di legami con la famiglia poi è diventata ancora più problematica nel periodo di lockdown, quando i figli LGBT erano costretti a rimanere in casa con dei genitori omofobi. Altri studi hanno infatti confermato che durate il blocco molti ragazzi gay e persone trans si sono trovati in uno stato di paura per la loro incolumità. In alcuni casi, la convivenza è diventata insopportabile.
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