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Non ha vinto XFactor, ma la sua carriera ha già spiccato il volo. gIANMARIA è una delle sorprendenti scoperte dell’ultima edizione del talent show, che ha spiazzato i giudici alle audizioni con il brano I suicidi, scritto da lui. Sorpreso non solo per la sua voce e il suo talento, ma anche per la profondità dei testi che in un ragazzo di 19 anni non sono così comuni.
«Da XFactor mi sono portato a casa il bene. È stata dura ma mi sono rimaste tantissime belle cose. Ora è come se avessi messo un anello di fidanzamento alla musica perché è diventata proprio il mio lavoro»
Classe 2002, originario di Vicenza, Gianmaria Volpato sta scalando le classifiche, tanto che in molti l’hanno definito il vero vincitore di XFactor. All’uscita del suo disco d’esordio a gennaio, gli ascolti su Spotify avevano passato i sei milioni.
Così, quando l’abbiamo intervistato, non potevamo non fargli una battuta sull’aria che si respira nella città veneta, visto che altri due idoli delle nuove generazioni, Sangiovanni e Madame, sono suoi concittadini: «Noi tre ci siamo influenzati tanto perché lavoravamo nello stesso studio con lo stesso produttore, Bias. Però a Vicenza c’è un impulso creativo molto forte, è una cosa figa», ci ha detto.
Società, diritti, emozioni, dolore… sono tanti i temi che attraversano le sue canzoni e che gIANMARIA destreggia senza difficoltà. Essere un cantautore così giovane in Italia non è per niente facile, ma a lui sembra non importare. «Non saprei dire cosa scrivo principalmente, sicuramente vivo nella società e in questo mondo. Ci sono io nel mio corpo, quindi è tutto quello che vedo e vivo io in relazione a ciò che sta all’esterno», ci ha raccontato, mentre in mente scorrono le sue canzoni che sono già piccoli successi. Da Fallirò a I suicidi, da Astronauti a Senza saliva fino a Poeta. La voce, il viso angelico e gli occhi teneri sono quasi in contrasto con la grande maturità che ha incantato i suoi fan.
«Le persone possono ritrovarsi in quello che dico, cosa che non pensavo all’inizio. In realtà è proprio questa la magia della musica»
La passione di certo non gli manca, e si sente che è stata coltivata con cura per molto tempo. Addirittura da quando aveva 10 anni, ci ha detto: «Per me la passione per la musica e la scrittura sono due cose diverse. Ho iniziato a scrivere prestissimo, mi piacevano le poesie. Poi ho cominciato ad appassionarmi di musica e a una certa si sono unite e ho capito che era la cosa che volevo fare».
Le critiche? Quelle non mancano, soprattutto nei confronti di artisti così giovani, che come sappiamo i boomer spesso non riescono a comprendere. «Non mi interessano, non guardo quasi mai il telefono», che per un ragazzo quasi ancora adolescente è più unico che raro. Ma è un meccanismo di difesa piuttosto efficace.
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La pandemia avrà anche messo i bastoni tra le ruote a tanti nuovi artisti come lui, ma gIANMARIA non sembra intenzionato a fermarsi. Anzi, con un nuovo tour alle porte, promette solo grandi cose. Le aspettiamo tutte, e non vediamo l’ora di scoprire cosa gli riserverà il futuro.
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