IL BALLO DEL GLANDE GIGANTE

Intervista esclusiva al taiwanese Tsai Ming-Liang, regista del porno-musical 'Il gusto dell'anguria' in uscita domani. Il sesso, la censura, il rapporto viscerale col suo attore feticcio.

IL BALLO DEL GLANDE GIGANTE - YANG Kwei Mei LEE kang shen - Gay.it
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Chi l’avrebbe detto: Tsai Ming-Liang, rigoroso profeta dell’incomunicabilità, maestro distillatore di silenzi sofferti in capolavori d’autore come il Leone d’Oro ‘Vive l’amour‘ o lo straziante e sublime ‘Il fiume‘, si dà al porno. È infatti un bizzarro musical hard il suo nuovo film, ‘Il gusto dell’anguria‘, in uscita venerdì in 14 copie grazie a Bim Distribuzione, già premiato a Berlino per il migliore contributo artistico.

IL BALLO DEL GLANDE GIGANTE - CHEN Shiang Chyi - Gay.it

Cambiamento di rotta inatteso e sorprendente, anche perché il suo nuovo film, nonostante un retrogusto amaro che è ormai una sua cifra stilistica, fa ridere e diverte. La trama è poco più di un canovaccio e riprende i protagonisti di ‘Che ora è laggiù?‘, Hsiao-Kang e Shiang-Chyi, che si ritrovano per caso a Taiwan su una panchina dopo che lei è tornata da Parigi e lui ha smesso di vendere orologi per strada e si è messo a fare l’attore porno, guarda caso nello stesso palazzo dove vive lei. Lei lo scopre perché fa la commessa in un negozio di videocassette hard e quando soccorre sull’ascensore di casa una ragazza svenuta la riconosce come protagonista di un porno in cui, ahimè, c’è anche il suo grande amore Hsiao-Kang.

IL BALLO DEL GLANDE GIGANTE - LEE Kang Sheng2 - Gay.it

Torna anche il tema-ossessione di Tsai Ming-Liang, l’acqua, visto che in città manca quasi completamente a causa di una improvvisa siccità (e per una volta questo elemento non porta malattie o allagamenti come in ‘Il fiume‘ o ‘Il buco‘ ma dà sollievo ed emerge persino dal cemento). Ma questa volta c’è spazio anche per altri liquidi, tra cui sperma a fiotti e fresco succo d’anguria. Il resto è puro divertissement d’autore tra tappi di bottiglie che si smarriscono in vagine distratte, numeri musical ravvivati da balletti improbabili con donne-imbuto e glandoni in cartapesta o travestimenti femminili e scenette chapliniane nella Torre del Dragone. Sicuramente meno intensi delle profondità dei suoi film precedenti ma indubbiamente più spassosi. Abbiamo intervistato in esclusiva il regista ospite del 23° Torino Film Festival.‘Il gusto dell’anguria’ è molto più lieve e riappacificato dei suoi film precedenti. Che cosa è successo, si è innamorato?

IL BALLO DEL GLANDE GIGANTE - Tsai Ming Liang 4 - Gay.it

In questo ho periodo ho pensato tanto all’amore e gli ho dato grande importanza anche se, essendo una persona adulta, non credo che questo sentimento possa veramente controllare la vita di una persona. Per questo apprezzo di più ogni tipo di relazione che si instaura tra due persone. Il titolo originale significa ‘Nel cielo le nuvole cambiano continuamente’ e rappresenta bene il mio modo sentire: ci si aspetta un incontro ma come le nuvole poi si può andare in un’altra direzione. Anche se i miei protagonisti non comunicano in modo tradizionale riescono a trasmettere il loro sentimento. Volevo cercare di rappresentare il rapporto amoroso come qualcosa di fratturato, come un bicchiere che si rompe, come secondo me avviene nella contemporaneità. Sono contento che abbia suscitato anche un certo divertimento, qualcosa di piacevole. Ma non è un divertimento facile, deriva comunque da un ragionamento complesso. Ogni volta che rifletto sugli stessi elementi lo faccio in base alla sensibilità del momento. ‘Il fiume’ è forse il mio film più amaro e sta di fatto che tutte le persone che lo hanno visto pensano loro stesse di stare poco bene.Le piace il titolo italiano?Preferisco quello originale cinese ma capisco che a seconda del Paese ci siano esigenze diverse. Nel suo film si parla esplicitamente di sesso. Quanto è difficile parlare di questo argomento nel cinema asiatico?Negli ultimi anni la società si è molto aperta rispetto a questi temi anche se la mentalità delle persone rimane spesso conservatrice. Per esempio capita spesso che anche a Taiwan le star e gli attori famosi si trovino a vivere situazioni in cui qualcuno ha posto delle camere segrete o è riuscito a filmarli in momenti in cui erano nudi o in situazioni legate alla loro vita privata, intima ed erotica. Questi video vengono poi passati a società segrete o comunque ad attività criminose che ricattano questi personaggi perché queste immagini non vengano mostrate. Mi sono chiesto: perché le persone hanno così tanta paura del sesso, di temi legati al sesso? Perché nonostante il cambiamento, la mentalità resta quella tradizionale che non accetta di parlare di questi temi.Il suo cinema, insieme a quello di pochi altri autori, ha rotto un tabù: affrontare il tema dell’omosessualità…

IL BALLO DEL GLANDE GIGANTE - Tsai Ming Liang 3 - Gay.it

In realtà non ho mai voluto girare film gay. Non era quello il mio obiettivo, il mio target. Quello che volevo girare erano relazioni amorose, affettive. Non ho mai voluto di proposito rompere un tabù. Anche rispetto alle tematiche omosessuali non ho mai pensato di rivolgermi a un pubblico queer, ho sempre pensato che anche chi non sapeva niente dell’omosessualità potesse dire: "ah, adesso so qualcosa in più sui gay". Penso che i miei film siano rivolti a tutti.Come ha conosciuto il suo attore feticcio, Lee Khang-Shen, che è una sorta di suo alter ego?Quando l’ho conosciuto stavo cercando un attore per un corto televisivo, era il 1991. L’ho incontrato in strada, mi sembrava avesse un volto molto interessante. Stavo uscendo da una proiezione di un film di David Lynch, ‘Cuore selvaggio’, e ho visto questo ragazzo messo a controllare che non arrivasse la polizia davanti a una sala giochi dove si facevano scommesse clandestine. Si era appena diplomato, doveva iniziare l’Università ma non era molto motivato, allora l’ho invitato a lavorare con me.Si è creato un rapporto di amicizia con Lee Khang-Sheng?La nostra amicizia è molto profonda. Tre anni fa, quando abbiamo girato ‘Goodbye, Dragon Inn’ lui stava girando il suo film da regista, ‘The Missing’, e io facevo il suo produttore. Un giorno, quando era in fase di montaggio, stavamo tornando a casa. Lui era in moto. Abitiamo entrambi a Taipei in due posti diversi ma non molto distanti. Ho provato una sensazione di grande e appagata felicità e gli ho detto: "Mi sento molto felice, sono dieci anni che ci conosciamo e siamo in ottimi rapporti, non è facile in questo ambiente".Lei è gay?Continua in seconda paginaLei è gay?Non è importante. E’ un po’ come se chiedessero: in questo film fanno l’amore per davvero o per finta?Girerà sempre con gli stessi attori?

IL BALLO DEL GLANDE GIGANTE - CHEN Shiang Chyi - Gay.it

Se Lee Khang-Sheng non girasse più con me, smetterei di fare film. Non riesco a immaginare di non lavorare con lui, di non avere di fronte alla camera il suo viso, quella è la ragione per cui ho iniziato a fare film. Ha avuto problemi di censura per questo film?Il mio film non ha avuto grossi problemi di censura grazie al cambiamento in atto nella società. I tagli di fatto non sono stati chiesti. Non solo a Taiwan, ma anche a Hong Kong. A Singapore è stata tagliata di un minuto la scena finale che ne dura tre. Per me è stato molto importante: in Asia si è potuto vedere il corpo così com’è, cosa che di solito non è tanto facile.

IL BALLO DEL GLANDE GIGANTE - LEE Kang Sheng2 - Gay.it

Il mio film a Taiwan è vietato ai minori di 18 anni ma è successo in un campus che gli studenti chiedessero agli insegnanti di mostrare questo film, l’insegnante ha trovato 100 ragazzi che lo hanno poi visto. Per le scene hard abbiamo usato una vera attrice porno. È stato il secondo maggiore successo di pubblico a Taiwan e quello che ha venduto di più tra i miei film. Come sono nate le scenografie delle scene musicali che ricordano quelle de ‘Il buco’?

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Per le scene di ballo non avevo bisogno che i miei attori danzassero in modo professionale, dovevano sembrare rilassati, naturali. Ho chiamato un’insegnante di ballo che lavora per la televisione, lei dava loro indicazioni su come muoversi ma con passi abbastanza semplici.Fa diversi ciak per ogni scena?Per me la cosa più importante è trovare le location e dove posizionare la camera. Se è una scena difficile di solito la giro poche volte, se è facile molte. Per esempio quella sequenza in cui i protagonisti hanno l’incontro-scontro amoroso nella stanzetta dei video hard, sebbene sia abbastanza lunga, l’ho girata solo due volte. Sapevamo invece che avremmo avuto solo due giorni per girare le scene musicali visto che non avevamo molta disponibilità economica.Lei è stato definito dalla critica ‘l’Antonioni d’Oriente’, che cosa ne pensa?

IL BALLO DEL GLANDE GIGANTE - Tsai Ming Liang 3 - Gay.it

In Germania mi hanno detto che assomiglio un po’ a Fassbinder, in Francia a Truffaut… Ovviamente per me è un onore, un motivo di gioia, sono tutti dei grandi registi che mi hanno fatto capire che il cinema è uno specchio di se stessi e di libertà. Ognuno di questi registi ha creato un’opera individuale, l’hanno dimostrato nella maniera migliore e più rappresentativa. Ci sono autori contemporanei che la ispirano?Troppi. Ciascuno di fronte al proprio cinema cerca di dare delle risposte personali, io cerco di sviluppare il mio punto di vista. Nel suo film è resa molto bene la tematica della solitudine, come mai è un cardine del suo cinema? Deriva sicuramente da esperienze personali ma è anche un riflesso della società taiwanese. Ma è anche una condizione umana che ciascuno di noi teme: non sappiamo da dove veniamo né che cosa ci sarà dopo, è una delle nostre peggiori paure ma con cui siamo costretti a convivere.Progetti in corso?Il primo progetto è per l’aprile 2006, per il bicentenario mozartiano a Vienna. Un canale televisivo ha chiamato sei registi tra cui il sottoscritto. Poi lavorerò al prossimo film che parlerà di lavoratori stranieri, lo girerò in Malesia.Clicca qui per discutere di questo argomento nel forum Cinema.

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