A ottobre del 2017 la California aveva approvato una legge chiamata Californian Gender Recognition Act, e una parte di questo testo è entrata in vigore il primo gennaio di quest’anno. La parte interessata riguarda la possibilità per le persone transessuali e non binarie (che non si riconoscono né come uomo né come donna) di poter richiedere la modifica del proprio genere nei documenti ufficiali. Per farlo, occorrerà inviare la domanda allegando un documento di auto-identificazione. Questo documento avrà un valore legale, e quindi non saranno necessari ulteriori esami e certificati medici, sarà quindi obbligatorio (e sensato) dichiarare la verità.
Tramite il documento di autocertificazione, quasi 55.000 persone potranno così modificare il proprio sesso, secondo la rivista The Guardian. Potrà avvenire senza dover ricorrere a un medico che certifichi il genere e in alcuni casi vedersi rifiutare la domanda dagli uffici competenti. La legge prevede anche la possibilità di modificare il proprio atto di nascita, inserendo il genere in cui ci si riconosce.
I paesi dove è possibile l’autocertificazione
Oltre alla California, anche Malta, la Norvegia, la Danimarca, il Portogallo, l’Irlanda e il Belgio hanno leggi simili per l’auto-identificazione del genere sessuale. Presto, sembra che anche il Regno Unito approverà un testo simile. M se da una parte è una legge ben vista a soddisfacente per le associazioni LGBT, sono molti i contrari, come sempre capita, da parte dei partiti politici più conservatori.
Ad esempio, sembra che sia stato sollevato il dubbio riguardo l’accesso alle strutture femminili, che potrebbero diventare meno sicuri permettendo l’accesso anche alla donne transgender. Finora, però, i Paesi che hanno attuato questa legge non hanno riscontrato problemi di alcun genere. Ne è un esempio la Repubblica d’Irlanda, che dal 2015 prevede solo l’autocertificazione per il cambio del genere.
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figo quanto sono avanti rispetto a noi