Dopo essere salita sul carrello dell’Esselunga commentando storie di pesche e fomentando la stigmatizzazione del divorzio, la destra di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia ha “depositato nientemeno che degli emendamenti per vietare la diffusione di contenuti LGBTIQ+ alla televisione pubblica italiana“. La denuncia, raccontata da Simone Alliva su L’Espresso, arriva dal Parlamento europeo, dove il gruppo Renew Europe (l’area di centro liberale che comprende PiùEuropa, Macron, Italia Viva, Azione ecc.) ha aggiunto un punto di discussione in agenda oggi a Strasburgo, proprio per denunciare la “diffusione di leggi e propaganda anti-LGBTIQ+ da parte dei partiti e governi populisti in Europa“.
Come racconta anche Vincenzo Vita su il Manifesto, la destra, nel rivedere il contratto della Rai che viene periodicamente rinnovato, ha preparato una serie di modifiche per plasmare la direzione editoriale di Viale Mazzini agli ideali di “dio, patria e famiglia”. Ora questa bozza di contratto è al vaglio della commissione di vigilanza parlamentare che esercita, per conto della politica, un controllo su quanto avviene nella tv pubblica.
Scrivono da ReNew Europe su X/Twitter:
“La diffusione di propaganda anti-LGBTIQ da parte dei partiti di estrema destra nell’Unione Europea è andata troppo oltre! All’apertura della seduta plenaria di questa settimana, chiediamo che il Parlamento europeo si opponga a una nuova proposta in Italia che vieta la rappresentazione di persone LGBTIQ sulla televisione pubblica, ispirata da Putin e Orban.”
The spread of anti-LGBTIQ propaganda by far-right parties in the EU has gone too far!
At the opening of this week’s plenary, we demand that @Europarl_EN stands up against a new proposal in Italy, which prohibits showing LGBTIQ persons on public TV, inspired by Putin & Orban. pic.twitter.com/NHmxMgGUzh
— Renew Europe (@RenewEurope) October 2, 2023
Tra i 400 emendamenti presentati nella bozza di contratto, emerge con chiarezza quello numero 5.29 (a firma Rosso, Gasparri, Dalla Chiesa, Orsini) nel quale si scrive che la Rai si impegna a dare “una rappresentazione positiva dei legami familiari secondo il modello di famiglia indicato dall’articolo 29 della Costituzione” (naturale e fondata sul matrimonio ndr).
Il presidente del gruppo ReNew Europe, Stephane Sejourne, ha spiegato che gli eurodeputati a Strasburgo sono stati allertati sulla deriva Italia, sempre più vicina alla strada intrapresa dall’Ungheria di Orban, dove è stata già approvata una legge per vietare contenuti LGBTIQ+ rivolti ai minori. Una legge, quella ungherese, già fatta oggetto di ampie contestazioni da parte del Parlamento e della Commissione europea. L’Italia era stata tra i paesi – insieme a Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca ecc. – a non condannare la legge omobitransfobica ungherese.
Secondo ReNew Europe alcuni emendamenti sono stati “presentati per spingere la Rai a fare la promozione della famiglia tradizionale. Questo è un fatto, è qualcosa di documentato. Per noi si tratta di segnali deboli della rimessa in discussione dei diritti LGBTIQ+ e sollevano la questione delle discriminazioni”.
Tuttavia su Pagella Politica si smonta la tesi di ReNew Europe e si spiega che l’emendamento 5.29 non sarebbe stato accolto in commissione di vigilanza (notizia non verificabile attualmente da Gay.it). Secondo Pagella Politica “L’emendamento dei parlamentari di Forza Italia non prevedeva dunque nessun divieto esplicito di mostrare persone LGBTIQ nella televisione pubblica: qualora approvato, la Rai avrebbe dovuto promuovere un’immagine «positiva» della famiglia «come società naturale fondata sul matrimonio», ma non le sarebbe stato impedito di mostrare altri tipi di famiglia nei suoi programmi.”
Ma quanto ribadito da PagellaPolitica non nasconde l’evidenza. La destra stringe sempre più la sua tenaglia sulla comunità LGBTIQ+ italiana: persecuzione di famiglie omogenitoriali, penalizzazione universale della gestazione per altri, divieto delle carriere alias (in embrione in Lombardia). È la destra che vuole vietare Peppa Pig.
Un paese sempre più “dio, patria e famiglia“. Tre colonne che indicano una visione del mondo e una società da plasmare. Come ha dichiarato pochi giorni fa la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni dal palco di Budapest a fianco al leader filo-Putin Viktor Orban (VIDEO). Per la destra la Rai, tv pubblica, deve educare il popolo ai valori tradizionali. Così hanno voluto gli Italiani nel voto del 25 Settembre 2022. Riuscirà la nostra democrazia ad evitare il tracollo autoritario che vuole schiacciare minoranze e parità di genere?
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