A Bruxelles non si parla d’altro da ieri. József Szájer, europarlamentare conservatore ungherese appartenente al partito dell’omofobo Viktor Orbán, nel 2010 addirittura decisivo nella riscrittura della Costituzione ungherese in protezione “dell’istituzione del matrimonio come unione di uomo e donna“, ha partecipato ad un’orgia gay con 25 uomini, violando ogni divieto anti-Covid.
Dopo giorni di incessanti rumor Szájer ha gettato la maschera e si è dimesso, negando di aver fatto anche uso di droghe, per quanto sia stato trovato con dell’exstasy. “Non è mia, non so chi l’ha messa e come. Mi dispiace di aver violato le regole anti-Covid, è stato irresponsabile da parte mia, sono pronto a farmi carico delle sanzioni“.
A Bruxelles, va ricordato, le restrizioni anti-Coronavirus includono il coprifuoco dalle ore 22:00 alle 06:00 del mattino, con il divieto di incontrare persone al chiuso. Il festino con 25 partecipanti è andato in scena venerdì scorso, come riportato da Euronews, con la polizia che ha fatto irruzione alle 21:30 di sera, trovando tra i tanti partecipanti anche diplomatici e funzionari. Szájer si sarebbe calato da una grondaia, per fuggire, ferendosi le mani. Fermato, all’interno dello zainetto gli agenti hanno trovato la droga. Oggi il principe degli ipocriti ungherese, politicamente orgogliosamente omofobo e privatamente gay da chemsex di grillo, chiede di essere giudicato “alla luce di 30 anni di lavoro duro e dedicato. Il passo falso è di natura strettamente personale, ne sono io il solo responsabile, e chiedo a tutti di non estenderlo alla mia patria o alla mia comunità politica“.
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Conferma come un omofobo sia in realtà un gay represso e scassac...i
Il commento migliore su questo omofobo ipocrita lo ha scritto su Twitter il giornalista ungherese Szabolcs Panyi: “Mentre si godeva la vita in una città aperta come Bruxelles, ha reso la vita un inferno alle comunità LGBTQ ungheresi". Drammaticamente vero...