L’annunciata, prevista e offensiva categoria “open” pensata solo per le persone trans agli imminenti Mondiali di nuoto che si terranno a Berlino dal 6 all’8 ottobre è stata cancellata per mancanza di interesse. World Aquatics, ovvero chi governa gli sport acquatici internazionali e ha deciso il divieto per tutte le nuotatrici trans, ha annunciato di non aver ricevuto iscrizioni per la “categoria open”.
World Aquatics aveva annunciato l’istituzione della categoria trans-inclusive lo scorso luglio, dopo aver vietato alle donne transgender di competere nelle categorie femminili. La federazione, precedentemente nota come FINA e riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale per l’amministrazione delle competizioni internazionali negli sport acquatici, è una delle numerose organizzazioni sportive che negli ultimi anni hanno bandito le donne transgender dalle competizioni sportive. I divieti hanno fatto seguito a una serie di vittorie della giovane nuotatrice americana Lia Thomas.
La categoria open avrebbe dovuto debuttare a Berlino proprio questo fine settimana con gare di 50 e 100 metri in tutti gli stili. Come osserva l’Irish Times, World Aquatics aveva affermato che il “progetto pilota pionieristico” si era posto lo scopo di promuovere il suo “impegno costante verso l’inclusività, accogliendo nuotatori e nuotatrici di ogni sesso e identità di genere”.
“Era molto importante proteggere una leale concorrenza per le nostre atlete”, ha dichiarato a luglio il presidente di World Aquatics Husain Al-Musallam. “Ma mi avete sentito dire molte volte che non dovrebbe esserci alcuna discriminazione. Nessuno dovrebbe essere escluso dalle nostre competizioni”. Peccato che l’ideazione di una categoria ad hoc sia già di suo discriminatorio. Considerando poi il numero esiguo di atleti e atlete trans prontə a competere a livello professionistico tutto appare come molto insensato. Contro chi dovrebbero competere?
“Il gruppo di lavoro relativo alla categoria open di World Aquatics continuerà il proprio lavoro e il proprio impegno con la comunità acquatica“, ha concluso World Aquatics . “Anche se al momento non esiste una domanda a livello d’élite, il gruppo di lavoro sta pianificando di esaminare la possibilità di includere in futuro gare di categoria open negli eventi master”.
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