Il 24 maggio 2023, La sirenetta tornerà sul grande schermo nel film live action annunciato ormai quasi sette anni fa. Nell’impeto tutto disneyano di rifare in una nuova veste i suoi cartoni animati storici, le scelte produttive non sempre sono state condivise dal pubblico. Per Ariel più di tutti gli altri.
Già negli scorsi mesi, in occasione dell’annuncio del cast del film e del trailer, presentato per la prima volta durante la notte degli Oscar, La sirenetta è stato inondato di polemiche per aver scelto di far interpretare l’iconico personaggio di Ariel da un’attrice nera, Halle Bailey. Sterili polemiche velate da una punta di razzismo da chi si è aggrappato alle origini danesi dell’autore Hans Christian Andersen e ha ignorato l’importanza di una rappresentazione simile per tutte le bambine nere che non hanno mai avuto principesse Disney come loro a cui ispirarsi.
Man mano che si avvicina l’uscita del film, però, La sirenetta si costituisce sempre di più come un film all’insegna del politicamente corretto. Alan Menken, il compositore che ha curato l’adattamento delle musiche e delle canzoni originali per il film, ha parlato proprio del lavoro fatto per La sirenetta in un’intervista a Vanity Fair. Indovinate un po’? I testi di alcune canzoni sono stati modificati seguendo la sensibilità moderna.
Innanzitutto, ad essere modificato è stato il testo di Baciala, la romantica canzone che accompagna il primo bacio tra Ariel e il principe Eric. Questo il testo originale della canzone:
Possible she wants you too (Forse tu le piaci)
There is one way to ask her (Ma lei non sa come dirlo)
It don’t take a word (Ma non servono)
Not a single word (Le parole sai)
Go on and kiss the girl (Allora baciala)
Gli autori hanno considerato problematico specialmente l’ultimo passaggio, in cui l’aragosta Sebastian invita il principe a baciare Ariel per scoprire se il suo amore è ricambiato. Quel “Allora baciala” poteva essere frainteso come un bacio forzato ed è stato cambiato, dice Menken, per rendere più esplicito il consenso di Ariel.
Se questa scelta potrebbe essere contestata da chi considera esagerata questa eccessiva attenzione alla sensibilità moderna, dovrebbe essere salva da polemiche la scelta di cambiare anche la canzone di Ursula, Poor Unfortunate Souls. Nel testo originale Ursula dà dei consigli a un’ingenua Ariel su come dovrebbe comportarsi con gli uomini e, più in generale, cosa piace all’altro sesso in una donna. Questo il testo originale della canzone:
The men up there don’t like a lot of blabber (Agli uomini le chiacchere non vanno)
They think a girl who gossips is a bore! (Si annoiano a sentire “bla bla bla!”)
Yet on land it’s much prefered for ladies not to say a word (Sulla terra va così e le signore fanno in modo da evitare di parlare un po’ di più)
It’s she who holds her tongue who get’s a man (Si innamorano però di colei che sa tacer)
Un messaggio che certamente non è in linea con i tempi, oggi che stiamo insegnano soprattutto alle più giovani di non aver paura di parlare e far sentire la propria voce in un mondo dominato dagli uomini. Anche qui, spiega Menken, “siamo intervenuti sulle parti di testo che potrebbero dare l’impressione che le ragazzine non debbano parlare quando non spetta loro, anche se Ursula sta chiaramente manipolando Ariel per costringerla a rinunciare alla sua voce”.
Per La sirenetta, Alan Menken ha collaborato con Lin-Manuel Miranda, sempre attento ai temi di inclusione e uguaglianza che da sempre caratterizzano le sue opere. Non si hanno ancora informazioni su come effettivamente i testi sono stati cambiati e quali sono i nuovi versi che ascolteremo al cinema. Per la sorpresa bisogna attendere il 24 maggio. Tuttavia, l’attenzione che la produzione ha riservato al linguaggio e al messaggio per i bambini e le bambine che guarderanno il film è decisamente una nota positiva a suo favore.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.