Lightyear ha ieri esordito nei cinema d’Italia, issandosi in testa al box office con 183.784 euro incassati in 24 ore e 26.924 spettatori paganti. Battuti sia Jurassic World 3 che Top Gun 2. Il film Disney Pixar è stato bandito in 14 Paesi perché al suo interno si vede il primo, storico bacio queer in un lungometraggio animato dell’azienda, con protagoniste la space ranger Alisha Hawthorne (doppiata da Uzo Aduba) e l’amata compagna.
Un bacio che ha scatenato la furia dei cattoestremisti di mezzo mondo. Jacopo Coghe, Portavoce Pro Vita e Famiglia, ha così tuonato contro la Disney.
I genitori prima di portare i propri figli al cinema a vedere Lightyear dovrebbero sapere che è stato inserito un esplicito bacio gay. Disney è diventata il più potente megafono al mondo dell’ideologia gender e dell’agenda politica LGBT nelle orecchie dei nostri bambini.
Parole deliranti, che seguono quanto cinguettato pochi mesi fa da Simone Pillon, senatore leghista che accusò la Disney di essere “veicolo per trasmettere le ideologie gender ai bambini. Dal bacio gay al gay pride di Eurodisney, è evidente il totale asservimento all’agenda LGBT. Vergogna. Non avranno più un centesimo nè da me nè dalla mia famiglia“.
La semplice ‘inclusione’, dopo un secolo di totale esclusione ai danni di un’intera comunità, sarebbe quindi “ideologia”, agli occhi di coloro che sono molto banalmente accecati da un’ossessione chiamata LGBTQI+. La cosa straordinaria è che più costoro sbraitano contro la fantomatica “ideologia gender” (?) e “agenda politica LGBT” (??) e più si dibatte sull’argomento, facendo capire a molte aziende l’assurdità di simili affermazioni, nonché la necessità di infrangere muri troppo a lungo rimasti in piedi.
La Disney, da questo punto di vista, ha fatto autentici passi da gigante nel giro di pochi anni (prendendo anche posizioni politiche come accaduto in Florida), attraverso scelte mirate che lentamente, ma sempre più frequentemente, stanno finalmente abbracciando anche tutte quelle minoranze fino ad oggi silenziate, tenute ai margini, mai rappresentate.
E se Coghe e Pillon non vorranno più dar loro un soldo, siamo quasi sicuri che in casa Disney se ne faranno una ragione.
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