Sylvia Rivera avrà il suo parco. E’ il gesto della città di Livorno, per celebrare i 50 anni di Stonewall. Si tratta del parco di Piazza Anita Garibaldi, che si trova in zona Luogo Pio, viale Caprera. Il nome, non lascia dubbi: Parco Sylvia Rivera. La celebrazione è stata seguita sia dalla cittadinanza sia dalle istituzioni e dalle molte associazioni. C’era difatti la vice sindaca Stella Sorgente, l’assessore alla cultura Francesco Belais, la consigliera provinciale Cristina Cerrai e i rappresentanti delle associazioni all’interno del Tavolo Rainbow.
A Livorno, questo è il secondo luogo intitolato a una persona appartenente alla comunità LGBT. Come specificato dall’assessore Belais, cinque anni fa la stessa amministrazione dedicò una via a Pier Paolo Pasolini. Quest’ultima iniziativa rientra inoltre in un progetto promosso dalla provincia di Livorno, che mira a eliminare la disparità di genere.
Nel dettaglio, la disparità si riferisce al fatto che molti luoghi sono dedicati a personaggi maschili. Pochi invece quelli dedicati a donne. Sono infatti il 94% le strade intitolate a uomini a Livorno, e da qui nasce la volontà dell’amministrazione nel dare più visibilità a delle icone femminili e delle minoranze.
Non solo il Parco Sylvia Rivera
Sempre l’assessore alla cultura Belais aveva presentato una delibera riguardante la spiaggia di Sassoscritto. Questa sarebbe una celebre zona amata e frequentata dalla comunità LGBT, che si affaccia sul mare. La delibera propone di porre una targa con la scritta “Questo è un tratto di costa lgbti+ friendly“, con tanto di bandiera rainbow.
L’intitolazione del parco a Sylvia Rivera, la dedica della via a Pasolini e quest’ultima delibera per riconoscere la storicità della spiaggia sono azioni di un’amministrazione che si impegna nella lotta alle discriminazioni, regalando una città e una provincia aperta e friendly.
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