“Si, sono gay”. Queste le parole di Luciano Spinelli, tiktoker con 8 milioni di follower che tramite un video ha fatto coming out. Il 21enne è diventato celebre nel nostro Paese grazie ai suoi video, prima su YouTube poi su TikTok, dove ha potuto ampliare la sua notorietà. Recentemente, ha “prestato” la sua voce a uno dei protagonisti del nuovo film della Pixar, “Luca“.
Per dare la notizia, Luciano Spinelli ha registrato un video in cui “disegna” le tappe più importanti della sua vita. Ricorda come da piccolo preferiva la Sirenetta a personaggi più “maschili”, o come chiedeva le bambole per Natale piuttosto che altri giocattoli.
La paura però lo ha bloccato per molti anni, fingendo di essere quello che non era, etero, cercando di sviare il discorso quando qualcuno faceva domande sulla sua sessualità.
Le “tappe” nel video di Luciano Spinelli
Ogni frase, un disegno. Da quando è nato, ad oggi.
Per molti era insolito vedere un bambino che per Natale chiedeva il dvd de La Sirenetta e un bambolotto, piuttosto che delle macchinine o una pistola giocattolo. E se per molti era una cosa bizzarra, lo era ancora di più la mia voglia di travestirmi da principessa. Ricordo quella volta che a Carnevale, non potendomi vestire come volevo io, usai il mantello del costume di cacciatore legato intorno alla vita, per essere una principessa molto alternativa e di come vedermi in quel modo mi facesse stare bene.
Poi a scuola iniziano i problemi:
Le parole, i giudizi e i pensieri di adulti e bambini iniziano a essere sempre più presenti nella mia vita, e sempre più pesanti. Paura di rimanere da solo, di deludere le persone care, la famiglia, di essere diverso. E quindi, per tutti sbagliato. Inizio a nascondere una parte di me per paura di essere giudicato.
E i primi amori:
Ed è proprio in quel periodo che inizio a provare qualcosa di particolare. Noto come stessi provando tutte quelle strane sensazioni non nei confronti di una ragazza, ma di un ragazzo. Dentro di me scatta il panico, forse allora tutte quelle persone avevano ragione. Forse sono davvero differente, sono strano. Sono sbagliato. Tantissimi dubbi, paura e domande alle quali nessuno avrebbe potuto darmi una risposta.
Nega sè stesso. Si sforza ad uscire con ragazze. Cerca di essere quello che gli altri volevano che lui fosse. Questa la vita di Luciano a scuola, dopo aver detto ad alcuni suoi amici quello che provava realmente. Ma anziché trovare un sostegno, trovò solo discriminazione. E la notizia si diffuse.
Più reprimevo, più mi sentivo accettato dalle persone. Più andavo avanti, più il mio lato gioioso e felice lentamente iniziava a spegnersi.
Sui social inizia a diventare famoso, ma sono molte le domande sul suo orientamento sessuale, al quale risponde con un secco no. Ma, come dice lui, al cuore non si comanda. E un’estate, conosce un ragazzo. Poteva ancora amare qualcuno? Poteva trovare sentimenti, dopo anni di negazione?
Finalmente inizio a fare ascolto a ciò che mi fa stare bene. E a provare qualcosa nei confronti di un ragazzo. Ma per quanto cominciassi a comprende quali erano i mie sentimenti, l’idea di esporsi e di confessarli a qualcuno mi terrorizzava.
Ma quell’esperienza gli ha fatto capire sè stesso
Con quel ragazzo, per questa paura, non successe nulla. Ma l’estate e quell’esperienza erano l’inizio di una nuova fase della sua vita:
Quell’estate era servita per capire me stesso, e a capire che la mia testa stava iniziando a cambiare. In fondo, che problema o differenza c’è nel provare qualcosa per un ragazzo o per una ragazza? È solo amore.
E proprio con questa maturità, fa coming out con genitori.
Il primo a saperlo fu mio padre, insieme alla sua compagna e alla mia sorellastra. Ricordo ancora come dissi con le voce spezzata “devo dirvi una cosa importante”. E di come scappai subito dopo piangendo, per la troppa agitazione nell’affrontare quel discorso. Invece fu tutto molto bello. Ci fu una grande comprensione e rispetto per quelli che erano i miei sentimenti.
Subito dopo arrivò al momento di dirlo a mia mamma e a Gianpaolo. Non sapevo bene come affrontare il discorso, per questo chiesi aiuto a mio padre. Con qualche fatica e molte lacrime, rivelai questa parte di me. E venne presa benissimo. Mamma mi abbracciò forte, e mi disse che già lo sapeva. Fu un momento molto speciale per me, ero lì davanti alla mia famiglia e finalmente mi sentivo libero di essere me stesso.
E alla fine del commovente video:
A volte sentivo un estremo bisogno di gridare al mondo i miei sentimenti, altre volte sentivo di non volerlo fare. Non volevo darmi etichette, non volevo usare una cosa così importante solo per far parlare di me. Volevo essere Luciano Spinelli e basta, farmi conoscere prima di tutto per quello che facevo.
Ho capito chi sono e ho imparato ad amarmi ed apprezzarmi, orgoglioso di me stesso. Non c’è niente di sbagliato. Sono gay, ma prima di tutto sono Luciano.
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