Marco Mengoni fugge dall’idea di perfezione e si appresta a calcare il palco della finale di Eurovision 2023, tra poche ore a Liverpool. “Prima di salire sul palco penserò a Lucio Dalla, stavo ascoltando moltissimo le sue canzoni quando abbiamo scritto questo brano”, dice Marco in un’intervista a Repubblica. “Sono un essere umano e non me ne frega niente di sbagliare – spiega l’artista di Ronciglione – la perfezione mi fa quasi paura”.
Nei giorni scorsi Marco, a poche ore dall’inizio di Eurovision Song Contes, aveva parlato con toni universali, mandando messaggi di pace e armonia, nel pieno rispetto quindi del significato più strettamente geopolitico di Eurovision, uno show che rappresenta più di ogni altro quella capacità tutta europea di coniugare differenze e armonia: “la musica è un mezzo per mandare messaggi e urlarli” ci aveva raccontato in conferenza stampa.
In queste ore invece, quando manca ormai poco alla finale, Mengoni stringe a sé le proprie emozioni e condivide alcune sensazioni più intime, strettamente legate al brano che ha già fatto innamorare gli Italiani lo scorso febbraio a Sanremo (quando il nostro ha dedicato la vittoria alle donne, troppo assenti dal palco dell’Ariston).
“Due vite“, scritta, oltreché da Marco, da Davide Petrella e Davide Simonetta, è stata riadattata in una versione più breve per l’Eurovision. La canzone, ha spiegato Marco, parla di un’amicizia perduta.
“È un pezzo molto personale, racconta un momento strano che ho dovuto attraversare. Ma alla fine ho deciso che valeva la pena portarla anche a Eurovision. Ho lavorato molto sulle emozioni e rappresenta ciò che sento “a
(fonte: Repubblica – intervista di Antonello Guerrera)
A proposito di un’ipotesi di vittoria, Marco dice che non vuole pensarci e che “semmai succedesse” avrebbe qualcosa da dire nel discorso finale. E sebbene si dica non scaramantico, Marco confessa che anche a Liverpool ha in tasca le due famose viti del tormentone sanremese (quando disse che si era ritrovato due viti in tasca, giocando con il ritornello ormai cantato da tutti gli Italiani “che fine fanno due viti” LOL ndr)
VIDEO – Marco Mengoni ci dice
qual è la sua fragilità più grande
Questa sera Mengoni sarà l’11° a salire sul palco della Liverpool Arena (diretta Rai, ore 20,35 – in fondo a questo articolo la scaletta). Negli scorsi giorni la postar italiana è stata più volte vista in compagnia di Mahmood in giro per Liverpool, anche di sera. È bene però sedare subito gli animi, i due sono amici, Mahmood ha scritto anche alcune canzoni per Marco Mengoni: le voci su qualcosa di più di un’amicizia tra Marco e Alessandro sono totalmente infondate. “Io gli scrivo, ma quello non risponde…” dice Marco scherzando a proposito di Mahmood. Non più tardi di un mese fa i due, insieme a una vasta comitiva di amici in comune, ballavano allegramente sulla dancefloor del Plastic a Milano.
Mahmood, che qualche giorno fa ha parlato del suo momento artistico e di come stia scrivendo canzoni nuove senza troppa fretta (“non voglio scrivere minchiate”), sarà ospite internazionale della finalissima di questa sera, e canterà “Imagine” di John Lennon, accompagnato dalla BBC Philarmonic Orchestra. L’esibizione di Mahmood sarà l’apertura di una più ampia performance corale denominata “The Liverpool Songbook”. “Non lo stravolgerò, è già perfetto così” ha commentato Alessandro ai giornalisti la propria emozione nel portare davanti al più grande pubblico televisivo al mondo (Eurovision è lo show con più telespettatori che ci sia) uno dei più conosciuti e amati brani della storia della musica pop.
Attesa anche per le esibizioni della favorita Loreen, che canterà “Tatoo” in rappresentanza della Svezia (leggi per saperne di più), ma anche per la popstar belga Gustaph, che canterà “Because of you”, vero e proprio inno queer, insieme a suo marito Jeroen, con cui è sposato da 5 anni: qui per sapere tutto su Gustaph >.
Mengoni e Mahmood non saranno gli unici due italiani sul palco della Liverpool Arena. Con “Queen of King” ci sarà Alessandra Mele, in rappresentanza della Norvegia (VIDEO). Di recente Mele ha ammesso: “Sono bisessuale e in Italia dovevo nascondere chi ero.”
Eurivision 2023 Scaletta della Finale
1 Austria: Teya & Salena – Who The Hell Is Edgar?
2 Portogallo: Mimicat – Ai Coração
3 Svizzera: Remo Forrer – Watergun
4 Polonia: Blanka – Solo
5 Serbia: Luke Black – Samo Mi Se Spava
6 Francia: La Zarra – Évidemment
7 Cipro: Andrew Lambrou – Break A Broken Heart
8 Spagna: Blanca Paloma – Eaea
9 Svezia: Loreen – Tattoo
10 Albania: Albina & Familja Kelmendi – Duje
11 Italia: Marco Mengoni – Due Vite
12 Estonia: Alika – Bridges
13 Finlandia: Käärijä – Cha Cha Cha
14 Repubblica Ceca: Vesna – My Sister’s Crown
15 Australia: Voyager – Promise
16 Belgio: Gustaph – Because Of You
17 Armenia: Brunette – Future Lover
18 Moldavia: Pasha Parfeni – Soarele şi Luna
19 Ucraina: TVORCHI – Heart of Steel
20 Norvegia: Alessandra – Queen of Kings
21 Germania: Lord of the Lost – Blood & Glitter
22 Lituania: Monika Linkytė – Stay
23 Israele: Noa Kirel – Unicorn
24 Slovenia: Joker Out – Carpe Diem
25 Croazia: Let 3 – Mama ŠČ!
26 Regno Unito: Mae Muller – I Wrote A Song
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