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New York celebra Marsha P. Johnson e Sylvia Rivera: avranno un monumento tutto loro

Per onorare al meglio i 50 anni di Stonewall, New York celebra due icone della comunità LGBT: Marsha P. Johnson e Sylvia Rivera.

New York celebra Marsha P. Johnson e Sylvia Rivera: avranno un monumento tutto loro - Marsha P. Johnson e Sylvia Rivera - Gay.it
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A poche settimane dal World Pride di New York, che celebrerà i 50 anni dei Moti di Stonewall, ecco arrivare la splendida notizia che la città onorerà la memoria di Marsha P. Johnson e Sylvia Rivera, figure di spicco di quella epocale rivolta, con un monumento ad hoc.

Attiviste LGBT, la Johnson e la Rivera presero attivamente parte alla ribellione del 1969, davanti al bar Stonewall, per poi co-fondare la Street Transvestite Action Revolutionaries (STAR), gruppo nato per aiutare le giovani drag queen senzatetto, le donne lesbiche e le persone transessuali.

La Rivera è stata anche membro fondatore sia del Gay Liberation Front che della Gay Activists Alliance. Proprio Sylvia, raccontano i giornali dell’epoca, fu colei che dieve il via ai tumulti, lanciando una bottiglia di vetro contro i poliziotti. Anche se tra le tante versioni di quella notte, c’è chi parla di una scarpa con tacco, immediatamente diventata iconica. Ospite del M.I.T nel 2000 per il World Pride romano, nel 2002 è deceduta, per colpa di un cancro al fegato, ad appena 50 anni.

A causa dei suoi problemi di salute mentale, molti attivisti gay furono invece riluttanti ad accreditare la Johnson, sempre autodefinitasi drag queen, come colei che contribuì ad innescare il movimento per la liberazione omosessuale dei primi anni ’70. Poco dopo il Pride del 1992, il suo corpo senza vita venne trovato nel fiume Hudson. La polizia parlò di suicidio, ma gli amici sono sempre stati fermamente convinti che sia stata uccisa.

Sylvia Rivera e Marsha P. Jonhson troneggiano anche sulla locandina ufficiale del Roma Pride 2019, insieme a Stormè DeLarverie e ad Andrea Berardicurti, alias La Karl Du Pignè.

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