Michela Murgia non era una buona cristiana? Arcigay: “E allora Giorgia Meloni?”

Michela Murgia, polemiche anche sul funerale: "È stata data la parola a persone che esprimono convinzioni e pensieri difformi dalla dottrina cattolica".

ascolta:
0:00
-
0:00
michela-murgia-funerali-vescovo
3 min. di lettura

Michela Murgia non ha mai sentito il bisogno di nascondere nulla, nemmeno quella fede a cui, nonostante le critiche alla sua struttura patriarcale, rimaneva legata. Ed è proprio per questo motivo che, nelle sue ultime volontà, l’autrice aveva chiesto il funerale religioso.

Funerale che si è svolto, sabato scorso, nella basilica romana di Santa Maria in Montesanto, come ultimo atto politico a dimostrare che Michela non aveva mai rinnegato la sua fede, scegliendo di far parte di una struttura che andava modificata dall’interno.

Sono stati i discorsi di Roberto Saviano, Lella Costa e – tra i più commoventi – quello di Chiara Valerio a suscitare, ancora una volta, una polemica che segue l’autrice anche dopo la sua morte. Discorsi intrisi di significato, fedeli a quella connessione che Michela aveva instaurato con la sua famiglia queer, a cui hanno fatto seguito, naturalmente, calorose dimostrazioni di sostegno che però il Vescovo di Ventimiglia Sanremo, monsignor Antonio Suetta, ha considerato “irrispettose”.  

«In Chiesa, conclusa la celebrazione delle esequie e ancora in un contesto liturgico e di un luogo sacro, è stata data la parola a persone che esprimono convinzioni e pensieri difformi dalla dottrina cattolica e lo hanno fatto in modo anche, a mio parere, un poco sguaiato, suscitando una serie di applausi quasi come tifo da stadio e atteggiamento da festa, che mi pare davvero improprio sia nella circostanza delle esequie che soprattutto nel contesto di un luogo sacro».

Un atteggiamento che deriva, naturalmente, da tutta una serie di sovrastrutture contro cui Michela si batteva da sempre. La capacità di autodeterminarsi, e la libertà di venire celebrata a modo suo, circondata dalle persone che le volevano bene e che la stimavano, è un affondo insostenibile per un sistema basato su rigidi codici di condotta dietro cui, naturalmente, si nasconde una retorica di controllo ben più inquietante. Retorica che non fa fatica ad emergere nel discorso del Vescovo.

«Non intendo parlare della persona che ha vissuto un’esperienza drammatica e faticosa in relazione alla malattia e che ora ha compiuto il passaggio della morte ed è nel giudizio di Dio. A lei il rispetto che si deve a ogni persona.

Desidero soltanto fissare l’attenzione sull’aspetto pubblico di Michela Murgia, come scrittrice e soprattutto in relazione ai contenuti del suo contributo culturale.

Mi limito a definirla una scrittrice, in quanto considerarla una teologa mi sembra eccessivo.

Le battaglie, così è stato detto, che Michela Murgia ha portato avanti erano legate a sue convinzioni personali e a esperienze di vita, ma il suo contributo culturale in moltissimi casi è stato apertamente in contrasto con l’insegnamento di chiesa e dottrina cattolica, in particolare per la concezione della famiglia e altri argomenti molto importanti come aborto ed eutanasia».

Dietro a un atteggiamento composto e apparentemente empatico, il Vescovo cavalca l’onda di un funerale illustre per ribadire ancora una volta come, per una “certa” Chiesa, le cose debbano rimanere come sono, che non ci sia spazio per una visione diversa e più inclusiva delle soggettività. Si parla di progresso sociale come di “pensiero dominante”, come se le identità e le vite di persone come la stessa Michela potessero essere racchiuse in ideologie.

«Rimane per ogni persona libertà di pensiero e espressione e anzi questa libertà può essere contributo a un dialogo. Diverso è accodarsi a un coro pressoché unanime di approvazione, perché le sue esternazioni e convinzioni corrispondono al pensiero oggi dominante e questo non è corretto farlo anche dal punto di vista cristiano, perché la fede cristiana e la dottrina cattolica su questi argomenti hanno visioni differente».

Non si è fatta attendere la replica di Marco Antei, Arcigay Imperia, che si rivolge al Vescovo con un paragone più che azzeccato

Riferendosi a quelle persone che si sentono invece rappresentate da questa visione progressista del mondo, che senz’altro Michela ha saputo descrivere in questi anni, il vescovo si scaglia contro “il coro pressoché unanime di approvazione, conseguenza di esternazioni e convinzioni, che corrispondono al pensiero oggi dominante”. Così dice. Forse ho capito male: di quale pensiero dominante sta parlando? Delle religioni cristiane e, in particolare di quella cattolica, che dominano da un paio di millenni le menti di miliardi di persone sparse in tutti i contenti, quel dominio che nei secoli si è presentato come oppressione o conversione forzata dei dissidenti, degli eretici, dei non credenti e dei diversamente credenti? Stiamo parlando di questo o del desiderio di due persone che si amano di potersi spostare e del consenso che questo desiderio suscita? Invito pertanto il vescovo alla riflessione, poi infine a fare un tuffo nel 21esimo secolo, così potrà anche perdonare la cristiana Giorgia Meloni per aver dato luce ad un bimbo fuori dal matrimonio”.

 

 

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Nemo The Code significato e come è nata

Nemo, il magnifico testo non binario di “The Code” è nato così: ecco cosa racconta davvero

Musica - Mandalina Di Biase 13.5.24
Mahmood tour spagnolo sold out

Mahmood: “Mia madre mi ha insegnato la libertà”, e la Spagna cade ai suoi piedi

Musica - Emanuele Corbo 14.5.24
Maria De Filippi, Amici 23

Amici 23, chi sono i finalisti del talent show di Canale 5?

Culture - Luca Diana 13.5.24
Sara Drago

Sara Drago: “La realtà è piena di diversità, sarebbe bellissimo interpretare un uomo” – intervista

Cinema - Luca Diana 11.5.24
17 maggio Giornata Internazionale contro Omofobia Bifobia Transfobia

Il 17 Maggio sii orgogliosə di ciò che sei e, come ogni giorno, gridalo al mondo più che puoi

News - Gay.it 10.5.24
Marco Mengoni, la foto condivisa in occasione della festa della mamma

Marco Mengoni, la dedica a mamma Nadia commuove i fan: “Siete pezzi di un unico cuore”

Musica - Emanuele Corbo 13.5.24

Hai già letto
queste storie?

Rimini, il vescovo Nicolò Anselmi partecipa alla Giornata della visibilità transgender: "Dio è padre di tutti" - Nicolo Anselmi Rimini - Gay.it

Rimini, il vescovo Nicolò Anselmi partecipa alla Giornata della visibilità transgender: “Dio è padre di tutti”

News - Redazione 8.4.24
papa francesco e comunità lgbtq

Papa Francesco: “L’ideologia gender è diversa da omosessuali e transessuali, che devono essere accettati e integrati”

News - Redazione 3.5.24
il-presepe-arcobaleno-di-don-vitaliano

Il presepe di Don Vitaliano avrà due mamme: “Le famiglie arcobaleno colpite da critiche e condanne disumane e antievangeliche”

Culture - Francesca Di Feo 19.12.23
Madonna e Chiesa Cattolica - "Cristo Queer", una rubrica di Gay.it a cura di Marco Grieco

Madonna “rifugio dei peccatori”, scomunicata tre volte: il suo rapporto incendiario con la Chiesa cattolica

Culture - Marco Grieco 5.4.24
papa francesco e comunità lgbtq

Papa Francesco: “L’ideologia gender è il pericolo più brutto del nostro tempo”

News - Redazione 1.3.24
Papa Francesco Dignitas Infinita - Chiesa Cattolica - Vaticano

Il documento del Vaticano che mette l’intera comunità LGBTI ai margini: teoria gender, surrogata, bambini e altre mistificazioni reazionarie

Culture - Giuliano Federico 8.4.24
Papa Francesco ha invitato a pranzo in Vaticano un gruppo di donne trans: “La gente spesso si dimentica di noi”. VIDEO - Papa Francesco ha invitato a pranzo in Vaticano un gruppo di donne trans - Gay.it

Papa Francesco ha invitato a pranzo in Vaticano un gruppo di donne trans: “La gente spesso si dimentica di noi”. VIDEO

News - Redazione 21.11.23
Cristo Queer, uno spazio per le persone LGBTIAQ+ cristiane - Cristo con la croce Michelangelo Buonarroti - Gay.it

Cristo Queer, uno spazio per le persone LGBTIAQ+ cristiane

Culture - Marco Grieco 6.3.24