Di ritorno dal Festival di Sanremo, dove si è classificato al 14esimo posto con il brano “Inverno dei fiori“, Michele Bravi è stato il protagonista dell’ormai tradizionale monologo de Le Iene, andato in onda su Italia1.
Un monologo tutto dedicato all’importanza delle parole, e in particolar modo dell’ascolto, troppo spesso sottovalutato.
“Quando ero bambino mi capitava di perdere la voce. Per questo ero molto silenzioso. Un giorno a caso incontrai una signora che mi disse ‘Tu perdi spesso la voce perché quando parli non ti senti ascoltato’. Io lavoro con la voce, con il suono e con le parole, sono un cantautore. Quindi mi viene naturale trasformare le parole in canzoni. Tutti ingenuamente vogliamo essere ascoltati“, ha sottolineato l’ex volto di X Factor.
“Esiste un piccolo indovinello filosofico di George Berkeley, che dice “se un albero cade nella foresta e non c’è nessuno ad ascoltarlo, quest’albero fa comunque rumore?”. Ora, la caduta produce evidentemente onde sonore, ma è anche vero che perché un suono esista serve qualcuno che lo ascolti“, ha proseguito Bravi. “Tutti abbiamo bisogno che la nostra voce venga ascoltata. Solitamente noi ascoltiamo con l’intento di rispondere. Ma quando ascoltiamo con l’intento di capire, scopriamo tutta l’umanità di una persona. La mancanza di ascolto è pericolosa, è conflitto, è guerra. Eppure l’ascolto è contagioso, ci fa capire che anche se siamo diversi, in fondo siamo così simili, perché l’ascolto rende liberi e rompe le catene dei conflitti. Oggi parliamo, parliamo, parliamo tantissimo. Però possiamo anche costruire una nuova realtà, quella dell’ascolto, dove i bambini non la perdono più la voce. L’ascolto è il dono specifico del genere umano. Del resto anche il nostro corpo ce lo dice. Esiste una ragione se abbiamo due orecchie e una sola bocca. Dovremmo ascoltare di più e parlare di meno”.
Da anni dichiaratamente queer e sempre più fiero attivista per la comunità, Bravi è stato recentemente insultato da Vittorio Sgarbi, che gli ha dato della ‘femmina’, mentre lo scorso anno replicò a muso duro a Pio e Amedeo e al loro monologo sul valore delle parole, leggendo anche una bellissima lettera contro l’omotransfobia a Verissimo.
“Esiste una ragione se abbiamo due orecchie e una sola bocca: perché dovremmo ascoltare di più e parlare di meno” ❤️ @michele_bravi a #leiene pic.twitter.com/7BC55UqUen
— Le Iene (@redazioneiene) March 9, 2022
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