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Mila, 30.000 minacce di morte per la ragazza lesbica che aveva risposto all’omofobia insultando l’Islam

Ad un anno da quel celebre video IG in cui attaccò il Corano e l’Islam dopo essere stata vittima di omofobia, Mila è stata cacciata anche dalla scuola militare in cui era stata ‘nascosta’.

Mila, 30.000 minacce di morte per la ragazza lesbica che aveva risposto all'omofobia insultando l’Islam - Mila - Gay.it
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Da quasi un anno ‘nascosta’, perché minacciata giorno e notte dagli islamisti. Un anno fa Mila, lesbica dichiarata, venne attaccata su Instagram da un ragazzo e da alcuni suoi islamici, che iniziarono a chiamarla «sporca lesbica», «francese di merda», dopo aver provato a «riportarla sulla retta via». Mila, 16enne, reagì pubblicando un video in cui definì il Corano come una «religione dell’odio», tuonando: «La vostra religione è solo merd*. Il vostro Dio? Gli metto un dito nel cu*o. Grazie e arrivederci».

Da quel giorno la vita di Mila è cambiata per sempre. Il caso è diventato internazionale. In Francia non si è parlato di altro per settimane. Oltre 30.000 minacce di morte sono arrivate alla giovanissima, nel mese di febbraio costretta a lasciare il proprio liceo, vicino Lione, per finire ospite nel pensionato di un liceo militare, tenuto super segreto per mesi. Fino ad ora. Mila si è infatti lasciata sfuggire il nome in videochat con amici, e da pochi giorni è stata cacciata anche dal liceo militare, per sicurezza.

Il padre della ragazza, come riportato dal Corriere della Sera, ha scritto una dura lettera ai “vigliacchi” che sono arrivati a tanto, confinandela in casa, con la didattica a distanza.

«A differenza di lei, colonnello, e di tanti altri, Mila non si sottometterà mai». «Vi siete sbarazzati di Mila al primo pretesto». «Ma se neanche l’esercito può permetterle di proseguire gli studi, che cosa possiamo fare noi genitori? Per noi è un film dell’orrore».

L’avvocato Richard Malka, che ha collezionato oltre 30.000 minacce di morte e di stupro arrivate via web da luglio a oggi, sottolinea come alla ragazza non venga garantito il diritto all’educazione, nonché la sua sicurezza. Tutto questo con il Governo che ha appena presentato un progetto di legge per la «difesa dei valori della Repubblica» dagli attacchi dei musulmani radicali, in difesa della laicità, con annesso diritto di blasfemia.  Francia che da anni, ovvero dall’attentato alla sede di Charlie Hebdo del 2015, paga con il sangue

Dall’Italia, neanche a dirlo, è arrivato il commento puntualmente fuori luogo del senatore leghista Simone Pillon, da sempre in prima linea nello smontare qualsiasi denuncia di omotransfobia nazionale ma in questo caso al fianco dell’adolescente lesbica vittima di un’ “autentica persecuzione omofobica“, perché il tutto riconducibile all’Islam. Come se stessimo giocando ad una una guerra di religione sulle spalle delle persone LGBT, a chi sia più violento e discriminatorio tra musulmani e cattolici.

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One thought on “Mila, 30.000 minacce di morte per la ragazza lesbica che aveva risposto all’omofobia insultando l’Islam

  1. Un orologio rotto due volte al giorno segna l’ora esatta : è il caso , purtroppo , di un viscido essere col cravattino a farfalla in argomento . Non posso che dargli ragione per il fatto che il nemico più implacabile della cultura liberale in campo dei diritti dell’individuo e segnatamente dei GLBTQ , è l’Islam . Dai tempi di Poitiers , all’assedio di Vienna il vero scopo di questa subcultura è stato quello di espandersi ed imporre la sua legge . E non è vero che esista un Islam moderato : sanno solo attendere ( vedi Aceh , in Indonesia ) il momento nel quale i ” ventri delle loro donne ” ( ricordiamo l’Algerino Ben Bella ) conquisteranno l’Occidente. E per ” noi ” non sarà una passeggiata !

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