Una vera e propria bordata, per non dire ammutinamento. Intervistato dal Corriere della Sera, il cardinale Gerhard Ludwig Müller si è scagliato contro Papa Francesco, ‘colpevole’ di aver benedetto le unioni civili per le persone LGBT. Apriti cielo.
72enne prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede per volontà di Papa Ratzinger nonché convinto difensore della Tradizione liturgica e dottrinale della Chiesa Cattolica, il cardinale tedesco ha sparato a zero contro Bergoglio.
L’ho sempre difeso contro protestanti e liberali, però il Papa non è al di sopra della Parola di Dio, che ha creato l’essere umano maschio e femmina, il matrimonio e la famiglia. Sono cardinale e sempre dalla parte del Papa, ma non a tutte le condizioni. Non è una lealtà assoluta. La prima lealtà è alla Parola di Dio. Il Papa è il Vicario di Cristo, non è Cristo. E io sono credente in Dio. La Parola di Dio vale per tutti i tempi. E parla del diritto naturale, morale. La costituzione antropologica non è rispettata in questa nuova antropologia Lgbt: dicono non esista una natura umana definita, uomo e donna, e il sesso sarebbe solo un costrutto ideale, con tutte le conseguenze del caso, compreso il diritto di cambiarlo. Ma non esiste un futuro dell’umanità senza riconoscere la complementarietà fra uomo e donna, il dato biologico e psichico, un rapporto che fonda la cultura umana. Il Papa è anche il primo interprete della legge naturale: perché interviene in queste cose degli Stati senza sottolineare la dimensione della legge naturale?
Parole fortissime, che ribadiscono lo ‘scisma’ interno alla stessa Chiesa Cattolica. A 5 anni dall’approvazione delle unioni civili, tra le altre cose, il cardinale Müller non ha ancora digerito quella battaglia persa dal Vaticano e dal popolo del Family Day, tanto da stroncarle. Ancora oggi.
Non è possibile per un pensiero cristiano. Per questo la Chiesa si è sempre opposta: anche lo Stato laico deve rispettare la legge naturale, riconoscere i diritti fondamentali degli umani” […]. “Con l’adozione dei bambini, ad esempio. Un bambino ha diritto di crescere con un padre e una madre. E non parliamo della maternità surrogata, delle donne povere che hanno bisogno di denaro e vendono il proprio corpo. Un grande mercato contro la dignità umana”. “La dichiarazione di Papa Francesco non è ufficiale, è arrivata da un’intervista, e questo la relativizza e genera malintesi. Tutto ciò non è buono perché un Papa, così come ogni vescovo, deve essere sempre molto cauto e chiaro, specie in questi tempi così delicati. Alcuni dicono, non so se sia vero, che nel documentario hanno combinato citazioni diverse. Perché la Santa Sede non ha dato una spiegazione? E la Congregazione per la Dottrina della Fede? Eppure ha pubblicato testi su omosessualità e matrimonio, elaborati scientificamente. È un problema di confusione, nel mondo ora si dice “il Papa benedice le unioni omosessuali”: non lo ha detto, ma le conseguenze sono queste. Dovrebbe essere più attento.
Non contento Muller ha bissato con una seconda intervista a LaRepubblica, dove ha praticamente ribadito le stesse cose per poi dare il suo endorsement a Donald Trump alle imminenti elezioni Usa: “Non ho il diritto di voto. Ma va ricordato che Biden è pro aborto, eutanasia, commercio con gli organi degli embrioni uccisi”.
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Al di là delle parziali e tardive "aperture" del papa, ecco il vero volto della chiesa cattolica, un'istituzione da sempre patriarcale, omotransfobica, misogina e avversa a ogni forma di autodeterminazione e uguaglianza.