Jacinda Ardern, 40enne Primo ministro della Nuova Zelanda e leader del Partito Laburista, ha promesso che vieterà le cosiddette “terapie di conversione” da tutto il Paese, nel caso in cui il suo partito dovesse vincere le elezioni del prossimo 17 ottobre.
“Le terapie di conversione sono state collegate a gravi problemi di salute mentale, tra cui depressione, ansia e istinti suicidi – ecco perché saranno bandite da un governo laburista rieletto“, ha detto in una dichiarazione il leader del partito Tāmati Coffey. “È una pratica che causa danni ed è fuori luogo in un Paese come il nostro, inclusivo e moderno”.
Sondaggi alla mano, il partito laburista neozelandese dovrebbe essere riconfermato al Governo. Attualmente la premier Ardern è in coalizione con il Partito dei Verdi e il Primo Partito nazionalista della Nuova Zelanda.
“Il Labour ha una lunga esperienza nel promuovere la parità di diritti. Abbiamo guidato la riforma della legge sugli omosessuali, sulle unioni civili e sull’uguaglianza matrimoniale”, ha aggiunto Coffey. “Abbiamo compiuto buoni progressi anche negli ultimi anni, cancellando le condanne storiche nei confronti degli omosessuali, fornendo finanziamenti aggiuntivi per il supporto mirato alla salute mentale e alla ricerca sull’HIV, ampliando inoltre il limite degli interventi chirurgici per la conferma di genere. Ma c’è ancora molto lavoro da fare per assicurarci che tutti i neozelandesi vivano senza discriminazioni a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere. Approveremo una legge per vietare la pratica dannosa della terapia di conversione. La terapia di conversione si basa sull’idea sbagliata che le persone abbiano torto o siano distrutte a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere. Questo è fondamentalmente sbagliato. Non so perché dobbiamo lottare così duramente per la parità di diritti! Cosa diavolo c’è di sbagliato nelle persone?”.
Oltre a vietare la “terapia di conversione”, i laburisti si stanno impegnando a investire 4 milioni di dollari nei servizi di salute mentale per i giovani LGBT e a riesaminare le politiche di adozione e maternità surrogata al fine di rimuovere ogni tipo di discriminazione.
Solo ieri anche il Canada ha ripreso l’iter per vietare in tutto il Paese le pericolosissime teorie di conversione.
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