I Paesi Bassi sono stati il primo Paese al mondo a legalizzare il matrimonio egualitario nel 2001, con la legge entrata in vigore nel 1 aprile, quando Job Cohen, un tempo sindaco di Amsterdam, sposò quattro coppie composte da persone dello stesso sesso. 20 anni dopo il partito liberale olandese (Vvd) del primo ministro Mark Rutte ha ufficialmente chiesto di eliminare la disposizione in base alla quale un membro della casa reale che voglia sposare un partner dello stesso sesso deve obbligatoriamente rinunciare al trono.
Una norma decisa nel ‘2000, l’anno prima che il matrimonio egualitario divenne legge. All’epoca Job Cohen, segretario di Stato, pensò a questo ‘divieto’ ragionando sull’eredità della Corona, come riportato dall’Ansa. All’epoca si riteneva che nessuno figlio potesse nascere da una coppia dello stesso sesso. La norma è tornata a far discutere perché menzionata in un libro sulla principessa Amalia.
I parlamentari del partito liberale olandese hanno così chiesto al premier di valutare se simile disposizione sia in linea con i valori dei Paesi Bassi del 2021. Mark Rutte ha ora due settimane per rispondere a questo quesito: i figli nati da un matrimonio tra un erede al trono e un partner dello stesso sesso, sarebbero ammissibili alla linea dinastica?
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Si lavora ad eliminare?