Non solo Patty Pravo e Loredana Bertè. Un’altra icona della musica italiana, Orietta Berti, si è espressa a favore della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo. 77enne fresca di nono posto con “Quando ti sei innamorato“, Orietta ha rilasciato un’intervista a Fabio Giuffrida di Open, dicendosi “assolutamente favorevole alla legge Zan“.
Gli omosessuali non sono tutelati abbastanza, basta guardare agli ultimi casi. Penso a Malika, alla ragazza cacciata fuori di casa dai suoi genitori. Chi non vuole questa legge evidentemente non ha questi problemi. Ai gay preme soltanto che ci sia il rispetto della persone, che non siano uomini e donne da additare, che non si sentano diversi dagli altri. È illogico dire di no a una legge così. A chi dice che c’è il Covid, che c’è la crisi, io rispondo che ci sono anche questi problemi.
Parole chiare, forti, quelle della Berti nazionale, che all’interno dell’imminente cofanetto in uscita ha un inedito dal titolo inequivocabile, Diverso, in cui canta l’amore di una madre per il figlio omosessuale.
Orietta è stata anche testimone di nozze di Sergio e Ezio, due cari amici di Los Angeles con i quali trascorre da quasi 30 anni le vacanze: “Sono la mia seconda famiglia. Stando con loro ho imparato molto. Ho capito anche che le vecchie generazioni sono più cattive nei confronti degli omosessuali. Penso a Malika, alla ragazza abbandonata dai suoi genitori. Ma che genitori sono questi? Meglio non averli. Ma vogliamo scherzare? Altro che malattia o vizio, l’omosessualità è ovviamente una cosa normale, è la natura e basta. Io per fortuna sono cresciuta in una famiglia con una mentalità aperta”. “L’ignoranza è la colpa di tutto. Queste persone vanno aiutate, istruite. La gente è ancora omofoba. Certo, passi in avanti ne sono stati fatti negli anni, all’inizio della mia carriera molti erano costretti a nascondere il proprio orientamento sessuale. Era difficile, adesso la situazione è un po’ cambiata“.
Sul finire di intervista, da parte di Orietta l’affondo nei confronti del Vaticano: “Io, da credente, dico alla Chiesa di pensarci. Sono tutti figli di Dio. Le leggi si possono cambiare, eh“.
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Grandissima Oriettona nazionale :-)