Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha scritto una lettera ufficiale alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, chiedendo che la Commissione UE adempi “ai suoi obblighi di custode dei trattati“, garantendo “la piena e immediata applicazione del regolamento relativo alla condizionalità sul rispetto dello Stato di diritto”.
Al centro del contendere, ovviamente, la legge anti-LGBT ungherese, che equipara l’omosessualità alla pedofilia.
Siamo convinti che vi siano alcune flagranti violazioni dei principi dello stato di diritto da parte di alcuni Stati Membri che devono essere sanzionate. Naturalmente, in assenza di reazioni da parte della Commissione nei tempi assegnati dai Trattati, agiremo contro di essa alla Corte di Giustizia.
Parole nette, quelle di Sassoli, che arrivano dopo la presa di posizione di Ursula Von der Leyen, che ha oggi definito “vergognosa” la legge ungherese. Ma ora bisognerà passare dalle parole ai fatti, come minacciato da Sassoli, che nell’attesa ha acconsentito ad illuminare il Parlamento Europeo d’arcobaleno, come proposto dall’eurodeputata Terry Reintke.
“Quanto sta accadendo in Ungheria e in Polonia sul terreno dello stato di diritto e dei diritti fondamentali necessita una reazione immediata. Che futuro puo’ avere l’Europa se non impara a difendersi dalla violenza autoritaria che cresce al suo interno?”, si è domandato Brando Benifei, capodelegazione degli Eurodeputati Pd, intervenendo in sessione plenaria all’Eurocamera. “La legge anti-Lgbti promossa da Orban non solo è una vergogna, come giustamente dichiarato dalla presidente von der Leyen, ma anche una proposta indegna, che non può trovare spazio nell’Unione Europea. E’ un bene che 14 Paesi Ue, compreso il governo italiano, abbiano firmato una lettera che la stigmatizzano. Ma la Lega cosa ne pensa? Sta con il governo di cui fa parte o con Orban?”. “E’ giunto il momento di reagire. I leader europei attivino da subito le sanzioni contro i due Paesi già richieste dal Parlamento europeo e bloccate proprio in sede di Consiglio. E’ inoltre urgente e necessario che la Commissione inneschi il meccanismo di condizionalita’ sullo stato di diritto, perche’ non si usino mai più i soldi degli europei per calpestare i diritti di tutti“.
Talk is cheap…
The European Parliament now explicitly forces the @vonderleyen Commission to act against Hungary’s rule of law breaches… or suffer the consequences in Court. pic.twitter.com/ogQ3ymKUYJ
— Guy Verhofstadt (@guyverhofstadt) June 23, 2021
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