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Peter Tatchell arrestato in Qatar dopo aver organizzato la prima protesta LGBTQI+ in uno Stato del Golfo Arabico

A meno di un mese dal via ai mondiali di calcio, l’attivista britannico ha denunciato l’omotransfobia qatariota.

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Peter Tatchell arrestato in Qatar dopo aver organizzato la prima protesta LGBTQI+ in uno Stato del Golfo Arabico - Peter Tatchell arrestato - Gay.it
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70enne attivista LGBTQI+ australiano naturalizzato britannico, Peter Tatchell è stato arrestato in Qatar nella giornata di ieri. Tatchell ha organizzato la “prima” protesta pubblica per i diritti LGBTQ in uno qualsiasi degli Stati del Golfo.

La Coppa del Mondo FIFA si svolgerà in Qatar dal 20 novembre al 18 dicembre 2022. L’omosessualità è illegale in Qatar e punibile con il carcere, fino alla pena di morte. Tatchell è stato arrestato vicino al museo nazionale del Qatar a Doha. Ci sono foto che mostrano Peter con in mano un cartello con sopra la scritta: “Il Qatar arresta e sottopone le persone LGBT a ‘conversione'”. Peter indossava anche una t-shirt con l’hashtag: #QatarAntiGay.

Intervenendo poco prima della sua protesta, Tatchell ha dichiarato: “Non possono esserci normali relazioni sportive con un regime anormale come il Qatar. È una dittatura omofoba, sessista e razzista. Non si può permettere al Qatar di ripulire la propria reputazione. Sta usando la Coppa del Mondo per migliorare la propria immagine internazionale. Dobbiamo assicurarci che il regime tiranno di Doha non ottenga una vittoria nelle pubbliche relazioni”. “Ho organizzato questa protesta per far luce sulle violazioni dei diritti umani in Qatar contro le persone LGBT+, le donne, i lavoratori migranti. Sto sostenendo la loro coraggiosa battaglia contro la tirannia. I qatarini LGBT+ subiscono molestie da parte della polizia, vengono cacciato online, arrestati, con pene che vanno dai tre anni di carcere fino alla pena di morte. Il Qatar ha centri segreti di conversione gay in cui le persone LGBT+ possono essere detenute e sottoposte a tentativi di trasformarle in etero”. “Nonostante la FIFA abbia affermato che la discriminazione non sarà tollerata, se un calciatore del Qatar si dichiarasse gay, sarebbe più probabile che venga arrestato e incarcerato piuttosto che selezionato per la squadra nazionale. Questa è discriminazione e contro le regole della FIFA. La FIFA non è riuscita a garantire il cambiamento in Qatar. Non ci sono state riforme legislative su LGBT+ o sui diritti delle donne. I miglioramenti per i lavoratori migranti sono stati nel migliore dei casi irregolari. La FIFA sta permettendo al Qatar di eludere molti dei suoi impegni quando gli è stato concesso il diritto di tenere la Coppa del Mondo”.

Peter Tatchell, ha fatto sapere la sua fondazione, è stato liberato dopo 49 minuti di detenzione. In un breve messaggio video, ha detto di essere stato interrogato per sapere da dove fosse venuto e dove stesse andando. “Sono solidale con quei coraggiosi difensori dei diritti umani del Qatar che non possono esprimere il loro punto di vista perché temono l’arresto, il carcere e forse anche la tortura. Li saluto. Sono veri eroi“, ha concluso.

A poco meno di un mese dal via dei mondiali, crescono le polemiche nei confronti di Robbie Williams e David Beckham, strapagati per aver prestato la propria immagine ad un mondiale marchiato dall’omotranfobia qatariota, così come il timore delle organizzazioni LGBTQ+, in previsione di un un torneo che vedrà quasi certamente anche tifosi dichiaratamente queer sugli spalti.

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