Pillon tra immigrati e DDL Zan: “se chiedono asilo perché gay perseguitati vuol dire che in Italia non c’è omofobia”

Il senatore leghista, uscito evidentemente devastato dalla settimana politica passata, è tornato ad attaccare il DDL Zan. Alla sua maniera...

lines simone pillon
Simone Pillon torna a parlare di famiglie.
2 min. di lettura

Dopo aver passato una settimana a dir poco scioccante, tra ddl Zan approvato alla Camera e sconfitta  di Donald Trump, Simone Pillon ha deciso di inaugurare il lunedì social con il suo hobby preferito. L’attacco alla comunità LGBT e alla legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo.

Il senatore leghista è infatti riuscito nell’impresa di incrociare “sbarchi clandestini e ddl Zan” per avvalorare la propria tesi, che vorrebbe l’Italia porto sicuro per qualunque persona LGBT, in quanto priva di omotransfobia.

Un funzionario di una prefettura del Sud mi ha raccontato che nonostante il pdl Zan non sia ancora passato al Senato, già è arrivato l’ordine di scuderia ai richiedenti asilo: per facilitare la regolarizzazione basta dichiararsi gay e lamentare presunte persecuzioni“, scrive Pillon. Ovviamente nessun nome e cognome, nessuna prova, se non l’aver allegato un foglietto scritto a penna che chiunque potrebbe aver compilato, compreso la signora Maria del bar sotto casa.  Come se qualunque residente asilo in fuga dal proprio Paese omotransfobico, poi, stesse mentendo, sempre e comunque. Ma Pillon prosegue con la propria ossessiva visione del mondo LGBT, lasciandosi andare a ‘qualche considerazione’.

Servono prove? Assolutamente no ovviamente, perchè la Cassazione ha stabilito che la propria autodichiarazione in materia di orientamento sessuale non è soggetta a verifiche“, rimarca Pillon, facendo quasi pensare che a suo dire una persona LGBT dovesse ‘provare’ il proprio orientamento sessuale e/o identità di genere. E in quale modo, caro senatore, bisognerebbe ‘verificare’. Vogliamo passare alle penetrazioni anali, come avviene nei Paesi più omotransfobici e violenti al mondo? Ma allora come fare con i gay attivi. Facciamo partire Donna Summer e vediamo se scatta il ballo compulsivo in stile In e Out? Ma Pillon non demorde, passando all’immancabile benaltrismo leghista con la considerazione numero 2: “È possibile che un cittadino italiano per spostare la residenza debba compilare qualche chilogrammo di moduli e allegare mille documenti, e invece qui basti un foglietto in cui si “dichiara di aver lasciato il suo paese per motivi: sessuale”?”. Poveri italiani, sommersi dalla burocrazia a differenza di questi immigrati che sbarcano sulle nostre coste per fare la bella vita, fingendosi omosessuali.

Ma è nel finale che Pillon si concede un salto carpiato con un livello di difficoltà elevatissimo, perché vede il senatore girare su sè stesso nel raccontare di un Paese accogliente e tutt’altro che discriminatorio.

Se chiedono asilo qui in Italia, e ancora l’omofobia non è legge, vuol dire che l’Italia è un Paese sicuro, e dunque non serve nessuna legge sull’omofobia…

La settimana passata, evidentemente molto complicata per i sovranisti e populisti d’Italia, ha chiaramente lasciato strascichi emotivi non indifferenti.

https://www.facebook.com/SenatorePillon/posts/2762662650675981

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Franzc Dereck 13.11.20 - 19:45

Vivo anch'io in Vallese e quoto ogni singola parola di Patrizio Bucher : a costo di passare per razzista ed islamofobo penso anch'io convintamente che coloro che sono consigliati dalle ONG e dai trafficanti di uomini a dichiararsi gay , altro non fanno che danneggiare i veri gay , un poco come facevano prima cercando di far passare le masse di migranti come rifugiati. Ancora , il vero nemico per noi Gay sono questi islamici radicalizzati che stanno invadendo l'Europa e vogliono annullare i diritti civili , tanto faticosamente ottenuti.

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Anonimo 10.11.20 - 11:27

Ancora una volta Pillon, omofobo di professione (senza questo tema non sarebbe mai stato candidato né tanto meno eletto in Parlamento), diffonde fake news sul ddl Zan (come era prevedibile l’approvazione alla Camera non gli è proprio andata giù), questa volta cavalcando un tema che ossessiona i leghisti e la destra in generale, ovvero l’immigrazione. Per confutare il suo ciarpame ideologico, omofobo, razzista e privo di fondamento, basta leggere il sito dell’UNHCR, dove si possono trovare informazioni accurate, autorevoli e più precise sulla situazione dei rifugiati LGBTI in Italia e in Europa. Una domanda per Patrizio Bucher: come fanno in Svizzera a verificare l’autenticità dell’autocertificazione per le richieste di asilo delle persone LGBTQI+? Sono curioso di saperlo. Consiglio di non cadere nella trappola del cosiddetto omonazionalismo, cavalcato dalle destre di tutto il mondo, italiana compresa, secondo cui tutti gli immigrati, specialmente se di fede islamica, sono automaticamente una minaccia per le persone LGBTQI+ e i cristiani. Noi più di tutti dovremmo sapere che ragionare per stereotipi, pregiudizi e macrocategorie (i migranti, i gay, ecc…), facendo di tutta l’erba un fascio, è sbagliato e pericoloso.

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Anonimo 9.11.20 - 17:09

Ancora una volta Pillon, omofobo di professione (senza questo tema non sarebbe mai stato candidato né tanto meno eletto in Parlamento), diffonde fake news sul ddl Zan (come era prevedibile l'approvazione alla Camera non gli è proprio andata giù), questa volta cavalcando un tema che ossessiona i leghisti e la destra in generale, ovvero l'immigrazione. Per confutare il suo ciarpame ideologico, omofobo, razzista e privo di fondamento, basta leggere il sito dell'UNHCR, dove si possono trovare informazioni accurate, autorevoli e più precise sulla situazione dei rifugiati LGBTI in Italia e in Europa. Lascio qui il link: https://www.unhcr.org/it/risorse/carta-di-roma/fact-checking/lomofobia-rifugiati-lgbti/ Una domanda per Patrizio Bucher: come fanno in Svizzera a verificare l'autenticità dell'autocertificazione per le richieste di asilo delle persone LGBTQI+? Sono curioso di saperlo. In ogni caso consiglio di non cadere nella trappola del cosiddetto omonazionalismo, cavalcato dalle destre di tutto il mondo, italiana compresa, secondo cui tutti gli immigrati, specialmente se di fede islamica, sono automaticamente una minaccia per le persone LGBTQI+ e i cristiani. Specialmente noi dovremmo aver capito da tempo che ragionare per stereotipi, pregiudizi e macrocategorie (i migranti, i gay, ecc...), facendo di tutta l'erba un fascio, è sbagliato e pericoloso.

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Patrizio Bucher 9.11.20 - 12:04

Salve, premetto: sono Italo-Svizzero. Sono assolutamente a favore della DDL-ZAN. Sono gay. Sono pure agnostico. Devo però fare un appunto: gli immigrati sono pronti a fare di tutto, pronti a fare carte false quindi anche dichiararsi gay per fuggire dalla miseria. L'Europa, come il Nord America e l'Oceania non può accogliere tutti, ovviamente. Inoltre, per quanto riguarda l'Europa, gli immigrati sono estremamente omofobi e, soprattutto se musulmani pure "cristianofobici" ovvero islamisti, tant'è che il protagonista di uno degli ultimi attacchi terroristici di stampo islamici contro i cristiani in Francia, era approdato in Europa via Lampedusa. Ne consegue: 1. Un' autocertificazione in cui si motiva la richiesta di asilo essendo gay non basta e deve essere verificata ( in Svizzera è così). 2. Chi riceve il documento d'espulsione o quelli che sono in attesa di un responso devono essere trattenuti, al limite, facilmente rintracciabili. 3. L' Europa deve aiutare l'Italia a migliorare nettamente le strutture di accoglienza degl'immigrati..... ma si sa, purtroppo, dove vanno a finire parte dei soldi dell'UE in certe zone del sud, poi c'è la burocrazia.....Se no, gli immigrati clandestini aumentano in tutta Europa e, parzialmente, dovuto a questo aumenta anche la criminalità. Insomma, difendiamo chi ne ha diritto e, soprattutto, chi rispetta le nostre leggi e valori.

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