Le zone “libere da persone LGBT” solo illegali. È quanto deciso da un tribunale nel comune di Istebna, nella Polonia del Sud, una delle 100 zone definitesi LGBT-free. Con questa sentenza, il tribunale ha stabilito che Istebna aveva superato la sua autorità, violando l’articolo 32 della Costituzione polacca. Tale articolo, infatti, stabilisce che “tutte le persone devono essere uguali davanti alla legge” e “hanno il diritto alla parità di trattamento da parte delle autorità pubbliche”.
Quindi, la zona priva di ideologia LGBT è stata abolita, poiché in questo modo i cittadini polacchi LGBT venivano discriminati.
E cosa succede ora? Che la sentenza del tribunale potrebbe essere presa in considerazione da altri giudici della Polonia, che potrebbero quindi annullare tutte e 100 le zone dichiarate libere.
La spiegazione del giudice sulle zone LGBT-free in Polonia
Secondo il giudice, se un’autorità locale della Polonia stabilisce che in quella zona non è presente l’ideologia LGBT, significa che esclude anche le persone appartenenti a quella comunità. E questo non va bene, perché continua a fomentare odio verso una minoranza, non assicurando quindi la loro sicurezza.
Eliminare l’ideologia, inoltre, aveva portato anche all’eliminazione dell’educazione sessuale, contribuendo all’ignoranza degli studenti e alla disinformazione.
Insomma, con la risoluzione del giudice le zone libere sono state dichiarate incostituzionali e discriminatorie. Un piccolo grande passo per un Paese come la Polonia.
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