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A pochi giorni dalla morte di Maria Paola, uccisa dal fratello perchè innamorata di un ragazzo FtoM, l’ultima indecenza omotransfobica all’italiana arriva da Potenza.
Michele Napoli, consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, ha infatti vomitato atrocità in aula: “L’omosessualità, diciamolo con chiarezza, così usciamo dagli equivoci, è contro natura perché contraddice la legge naturale della vita, il diritto naturale, che è un diritto sacrosanto”.
Non contento, ha poi sottolineato come “la vita intima deve restare privata”, e come “i gusti omosessuali” non debbano “diventare modelli di riferimento pubblico”. Nella seduta della vergogna era in discussione una mozione contro il ddl Zan, presentata da un’altra consigliera di Fratelli d’Italia, Mary William, e successivamente approvata a maggioranza, con i voti contrari dei consiglieri di centro sinistra Angela Blasi, Bianca Andretta, Pierluigi Smaldone, Angela Fuggetta e Francesco Flore, Francesco Giuzio e Giuseppe Biscaglia (La Basilicata possibile), Marco Falconeri (M5S).
“Meno di 48 ore fa una ragazza di vent’anni è morta di omotransfobia”, ha scritto indignato Alessandro Zan sui social. “Giorgia Meloni ieri si è quindi affrettata a condannare la violenza contro le persone omosessuali, ribadendo che Fratelli d’Italia non è un partito omofobo. Quindi le chiedo: tutto ciò cos’è? Dobbiamo aspettare il suo prossimo tweet di cordoglio dopo l’ennesima violenza mentre gli eletti nelle istituzioni di FdI seminano odio?“.
Pochi giorni fa esponenti di Fratelli d’Italia avevano disinfettato un candidato lgbt dei Verdi in Veneto. Dopo l’omicidio di Maria Paola Giorgia Meloni, senza alcun pudore, ha chiesto un intervento dello Stato per porre fine alla violenza omotransfobica e misogina. La stessa Meloni che ha dichiarato guerra al DDL Zan, presentando pregiudiziali di costituzionalità a scrutinio segreto. La stessa Meloni alla guida di un partito, Fratelli d’Italia, che presenta e approva mozioni contrarie a quella legge, infangando la comunità lgbt con parole e azioni indecenti.
Dura la replica di Antonella Giosa, presidente di Agedo Potenza, come riportato da LaRepubblica: “Già questo basterebbe per essere indignati. Una discussione allucinante e vergognosa. È a dir poco vergognoso che nel 2020 ancora si parli di omosessualità come di qualcosa contro natura, di imposizione dell’omosessualità come stile di vita, così come si continui a sottolineare la non aderenza dell’omosessualità, a loro modo di vedere, ai valori cattolici, senza considerare che sia stato lo stesso Papa Francesco a fare delle aperture storiche alla condizione omosessuale”. “Dovremmo batterci per difendere e riconoscere i diritti degli altri, non remare contro e fomentare odio”.
Durissima anche Monica Cirinnà, senatrice e responsabile del Dipartimento Diritti del Partito Democratico.
Le parole pronunciate ieri in Consiglio comunale a Potenza da Michele Napoli, esponente di Fratelli d’Italia, offendono la dignità di milioni di cittadine e cittadini italiani. Definire l’omosessualità “contro natura”, nel 2020 e in Italia, non è solo aberrante ma anche profondamente irresponsabile: infatti, per motivi ideologici e strumentali, parole come queste alimentano un clima di intolleranza e violenza purtroppo presente nel paese, fonte di innumerevoli episodi di discriminazione, aggressione, fino addirittura all’omicidio. Qualche giorno fa Giorgia Meloni – presidente del partito in cui Michele Napoli milita – commentando la tragica morte di Maria Paola Gaglione a Caivano, ha auspicato un intervento dello Stato contro la violenza omolesbobitransfobica, fingendo peraltro di non sapere che alla Camera dei deputati è in discussione una proposta di legge in materia, il cui iter è ostacolato anche dall’ostruzionismo di Fratelli d’Italia. All’onorevole Meloni dico: se ha davvero a cuore il destino delle persone LGBT+, dia un segnale chiaro e coerente, espellendo Michele Napoli dal partito e dando un contributo serio e costruttivo nella discussione della legge contro l’omolesbobitransfobia e la misoginia.