All’ombra dei sotterranei russi, emergono sconvolgenti rivelazioni su Evgheny Prigozhin, l’oligarca dietro il Gruppo di mercenari Wagner. Accuse di un passato oscuro e rivelazioni di comportamenti controversi stanno scuotendo l’opinione pubblica.
Sasha Kurara, un ex detenuto di spicco in Russia, ha fatto un outing intriso di violenta omofobia verso Evgheny Prigozhin. Kurara ha pubblicato un video su Telegram in cui sostiene che Prigozhin, il famigerato oligarca fondatore della Wagner, e fino al 23 Giugno stretto alleato di Putin, avesse una vita carceraria segnata da pratiche omosessuali consenzienti, da vero e proprio slave che prova piacere nella sottomissione sessuale da parte di altri uomini (carcerati).
È una storia a sfondo sessuale che fa emergere con crudezza sconcertante l’alto tasso di omofobia che regna in Russia e in tutto ciò che ha a che fare con il regime di Vladimir Puti. Machismo, violenza, bullismo, omofobia e scontri tra bande carcerarie, a loro volta al servizio di propagande militari e macchine del fango gestite da spezzoni deviati di servizi segreti in balia ormai del caos.
Una storia che getta nuova luce su un proclama che lo stesso Prigozhin fece lo scorso novembre, quando annunciò l’intenzione di creare battaglioni di “violentati nell’ano“. Se le accuse di “Kurara” fossero vere, questa dichiarazione acquisterebbe un significato diverso.
Nel video, Sasha inizia rivolgendosi ai detenuti, rivelando di essere stato in prigione contemporaneamente a Prigozhin. Lo accusa di essere un “fr*c*o” e di occupare uno dei ranghi sociali più bassi nella gerarchia carceraria. Sasha afferma che coloro che si uniscono alla compagnia mercenaria di Prigozhin, la Pmc Wagner, si mettono sotto la scritta “fr*ci“, essendo comandati e organizzati da un individuo con una storia a sua volta di penetrazione passiva consenziente da parte di uomini, nella fattispecie carcerati suoi ex-compagni di galera. Nel secondo video, Sasha minaccia apertamente Prigozhin e si vanta delle esperienze passate insieme in prigione.
I video sono stati condivisi da account che analizzano il mondo underground russo, ma Sasha non è l’unico a inviare messaggi minacciosi a Prigozhin riguardo al suo presunto passato oscuro. Grisha Moskovskiy, un altro bandito e detenuto russo che pare avere un ruolo di rilievo nella gerarchia carceraria, ha minacciato tutti i detenuti russi che si uniscono a Wagner, affermando che un uomo rispettabile non dovrebbe andare in Ucraina per uccidere donne, bambini e anziani.
Nonostante Prigozhin sia noto per le sue impulsive dichiarazioni pubbliche, questa volta è finora rimasto in silenzio e non ha replicato alle allusioni e alle minacce ricevute nel video.
Rivelazioni e accuse che hanno rapidamente guadagnato popolarità in Russia e stanno suscitando grande interesse in una popolazione assediata dall’incrocio delle propagande e delle contro-propagande del regime in disfacimento di Putin. È ancora presto per dire se ci saranno ulteriori sviluppi o una risposta da parte di Prigozhin a queste affermazioni, ma l’impatto di queste accuse è indiscutibile.
Il quotidiano La Stampa, che racconta la vicenda in un articolo di Jacopo Iacoboni, non ha potuto verificare in modo indipendente la veridicità delle affermazioni di Sasha “Kurara” e di “Grisha Moskovskiy”, tuttavia, queste rivelazioni stanno gettando una nuova luce sul passato di Prigozhin e alimentano la curiosità sulle sue attività nel mondo oscuro di quell’intricato groviglio di poteri che si stanno scontrando all’ombra del Cremlino. Sarà interessante vedere come si svilupperà questa storia e se Prigozhin deciderà di affrontare pubblicamente queste accuse.
Secondo alcuni osservatori, il video farebbe parte di una guerra di contro-propaganda orchestrata dallo stesso Cremlino per screditare il capo della Wagner, proprio il giorno in cui, smessi i panni di alleato della Russia con il suo esercito privato che guerreggia in tutto il mondo negli interessi del regime di Putin, ha tentato il golpe proprio contro il leader del Cremlino, tenendo tutto il mondo con il fiato sospeso. Prigozhin, ex cuoco di Putin e da sempre suo sodale militare e politico, ha marciato con circa 25.000 uomini verso Mosca, tra il 23 e il 24 Giugno 2023. Il capo della Wagner, dopo aver per mesi criticato apertamente gli alti dirigenti dell’esercito russo per quella che egli stesso ha definito “l’assurda invasione dell’Ucraina”, e dopo aver conquistato la città di Rostov, ha ribaltato lo scenario geopolitico della guerra Russia-Ucraina, aprendo in casa di Putin la più grave crisi dall’inizio del conflitto. Per questo motivo, il video, diffuso su Telegram proprio quando la Wagner marciava ormai a quasi 200 km da Mosca, potrebbe essere in verità frutto di una gigantesca calunnia per gettare cattiva luce su Prigozhin.
Secondo altre analisi, emerse nelle ultime ore, il tentato golpe con la marcia su Mosca della Wagner capeggiata da Prigozhin potrebbe essere invece una messinscena orchestrata dallo stesso Putin, in combutta con il suo ex-cuoco. Il capo del Cremlino avrebbe utilizzato la Wagner per disfarsi degli alti vertici militari russi, colpevoli secondo l’autocrate russo di aver sottovalutato la reazione dell’Ucraina e aver portato la Russia nel pantano di una guerra che lo stesso Putin riteneva di chiudere in pochi giorni. In tal caso, il video dell’outing di Prigozhin potrebbe provenire da servizi segreti russi guidati da quegli stessi vertici militari che Putin vorrebbe rimuovere.
In entrambi i casi sono due i dati scioccanti per il mondo intero: il caos totale che regna in Russia, e non è una buona notizia sia per i Russi, sia per la sicurezza internazionale, e il bieco utilizzo di linguaggio violentemente omofobico nella propaganda di guerra russa.
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