Ci sarebbe la mano della propaganda russa dietro le voci di una relazione omosessuale extraconiugale del candidato indipendente all’Eliseo Emmanuel Macron.
I sondaggi dicono che sia l’unico a poter fermare l’ascesa della candidata del Front National Marine Le Pen, e non è un caso che alcuni media russi di propaganda, Russia Today e Sputnik, abbiano rilanciato in questi giorni una vecchia voce che gira nei palazzi del potere francese: la presunta relazione omosessuale extraconiugale di Emmanuel Macron con il giornalista e presidente dell’emittente Radio France Mathieu Gallet.
Questo il commento di Stefano Montefiori sul Corriere della Sera: «L’europeista Macron al momento è l’ ostacolo più importante al trionfo definitivo della politica estera di Putin. Dopo la Brexit e Trump alla Casa Bianca, Marine Le Pen all’ Eliseo e la Francia fuori da Nato e Ue completerebbero il nuovo ordine globale perseguito da Mosca. Da settimane si temono manovre del Cremlino per influenzare le prossime elezioni in Francia e Germania, e forse ci siamo.»
Macron ha già smentito la notizia, sebbene negli scorsi giorni anche il fondatore di Wikileaks Julian Assange abbia rilasciato al giornale moscovita Izvestia un’ intervista nella quale dice di possedere «informazioni interessanti su uno dei candidati alla presidenza francese, Emmanuel Macron». «Questi dati – aggiunge – provengono dalla corrispondenza personale dell’ ex segretaria di Stato americana, Hillary Clinton».
Una situazione intricata che metterebbe nei guai il candidato all’Eliseo, non tanto per la sua presunta omosessualità – in Francia non è un problema in sé, Bertrand Delanoë, gay, è stato Sindaco di Parigi dal 2001 al 2014 -, ma perché Macron è un uomo sposato che punta molto sul sostegno pubblico della moglie Brigitte Trogneux, insegnante di 24 anni più grande.
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L'omosessualita in Russia non esiste è una decadenza occidentale e se non c'è la creiamo noi.