Mezzo milione di persone. Questa la personale stima della vigilia per il Roma Pride 2022 di domani, che prenderà vita alle ore 15:30 in piazza della Repubblica, per poi scendere via Cavour, imboccare via Merulana, svoltare in via Labicana, percorrere i Fori imperiali costeggiando il Colosseo con arrivo in piazza Venezia, al fianco dell’Altare della Patria.
Il più incredibile e bel percorso al mondo, senza se e senza ma, di ritorno dopo due anni di restrizioni Covid con ben 21 carri ad impreziosirlo. Madrina della manifestazione Elodie, eletta a furor di popolo icona queer ma anche, se non soprattutto, attivista, alleata di un’intera comunità. Non solo corpo, volto e talento ma anche testa, pensieri e voce, che non ha mai paura di esporsi, mettendoci la faccia, prendendo posizione, battagliando al nostro fianco. Elodie, che prenderà parte anche al festone ufficiale serale al Qube, casa della Muccassassina, canterà direttamente dai tre carri principali.
Il primo è il carro politico, dedicato alle icone. A seguire il carro del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, pensato per celebrare Raffaella Carrà. Il terzo sarà il carro Muccassassina, dedicato agli anni 70, al movimento di libertà e di unione. Per la 3a volta nella Storia, un sindaco in carica di Roma prenderà parte alla sfilata, con il portavoce del Roma Pride Mario Colamarino che ha rimarcato le differenze tra l’amministrazione Gualtieri e l’ultima, targata Raggi. “Abbiamo avuto per 5 anni l’assenza della sindaca al Roma Pride e nessun sostegno da parte del Comune. Quest’anno il Comune di Roma ci sta sostenendo anche da un punto di vista organizzativo. Un sostegno fondamentale da parte dell’amministrazione, che ci auguriamo possa durare tutto l’anno grazie al neonato ufficio Diritti Lgbt e non solo per il Pride”.
Elodie si esibirà sul carro della Muccassassina a Piazza della Repubblica, prima della partenza, per poi replicare in tre tappe a Santa Maria Maggiore, Colosseo e Piazza Venezia. Una sorta di Angelus, di via crucis laica e pop, con un intero popolo ai suoi piedi, in venerazione, con 40.000 watt di potenza a travolgere il centro della Capitale sulle note delle sue hits.
“Sono orgogliosa, molto emozionata e felice di poter essere al Pride“, ha confessato la cantante, in conferenza stampa al fianco di Mario Colamarino, portavoce Roma Pride, e Diego Longobardi, direttore artistico. “È importante ricordarci sempre che siamo tutti uguali, che i diritti sono imprescindibili, che non dovremmo vedere le differenze. Mi emoziona l’idea di manifestare festeggiando, perché spesso ci dimentichiamo che si tratta di una manifestazione. Si festeggia per quello che si è ottenuto e per quello che ci sarà. Non c’è modo migliore per festeggiare, l’essere presenti ti riempie il cuore. Questa è una comunità che abbraccia tutte le persone che non hanno diritti. Si manifesta per tutte le persone che hanno bisogno”.
Uscita nella notte con Tribale (“Io fan di Paola e Chiara, c’è stata una forte ispirazione“), suo nuovo singolo estivo, Elodie ha sottolineato come si possa fare ‘pop’ e al tempo stesso ‘attivismo’, esponendosi in prima persona per determinate giuste battaglie. “Io faccio musica leggera, ma questo non vuol dire che dietro non ci siano persone che hanno un impegno sociale. Sono orgogliosa di stare dalla parte giusta. Credo si capisca, al di là delle canzoni, che c’è una libertà di fondo. Cerco di esprimermi anche al di fuori delle canzoni per spiegare chi sono, come vedo la vita. Quello che faccio lo faccio perché mi fa stare bene, la musica è unione. Non ci sono differenze nella musica, e io faccio musica per questo, mi rende libera e spero che questo si percepisca. Se non arriva con le canzoni, cerco di farlo arrivare in altro modo”.
Prese di posizioni, quelle di Elodie, spesso politiche, all’interno di un ambiente musicale in cui raramente chi ha visibilità osa metterci la faccia. Una scelta di campo che la cantante rivendica con orgoglio. “Non ci sono contro nell’esporsi. Dico sempre quello che penso, ci vedo solo i pro. Il contro è degli altri, non mi interessa. Non vorrei aprire il discorso Matteo Salvini, ma quando leggo e debbo sentire determinate cose, mi sembra veramente assurdo. Il contro è sentire proprio determinate cose, non vorrei proprio sentirle. Parliamo di essere un essere umano corretto. Io quello che penso dico”.
Madrina del Roma Pride 2022, Elodie ha in passato più volte partecipato al Pride capitolino, ma da semplice ‘spettatrice’, tra la folla come altre decine di migliaia di persone. Ricordi indelebili, per la cantante. “Tornare a Roma in questa veste mi riempie il cuore di orgoglio. Se mi vedesse la Elodie bambina mi direbbe “ao’ daje, daje!”. Ho reso orgogliosa la me più piccola. Al Pride ho sempre provato felicità, è bello sentirsi comunità, trovarsi tra persone che non conosci ma che puoi ritenere tue amiche, perché c’è una condivisione comune, con simili valori. Non c’è cosa più bella di sentirsi in famiglia e al Pride mi sono sempre sentita in famiglia”.
Elodie ha poi ribadito tutta la propria vicinanza e il proprio amore nei confronti di sua sorella, dichiaratamente queer, sottolineando l’importanza di una famiglia coesa, che sappia accogliere un coming out, senza mai farlo pesare, in alcun modo.
“Più che il sostegno, è il far sentire rilassate le persone rispetto a quello che sono, che è la cosa più difficile. Il peso della rivelazione non dovrebbe esistere. Bisognerebbe guardarsi negli occhi, capire chi si ha di fronte. Mia sorella non avrebbe dovuto dirmi niente. Io so chi sia. Quando ha fatto coming out è venuta da me in lacrime, e io le ho risposto “amore mio, ma sei mia sorella, ma che te piangi ma ridi. Sei felice, vorrà dire che ti innamorerai”.
Colonna pop dell’industria musicale nazionale, Elodie ha provato anche a spronare colleghi e colleghe che temono di fare coming out, ipotizzando eventuali ripercussioni. “Chi fa questo mestiere dovrebbe avere il coraggio di esporsi, ma è anche una cosa assai personale. Per come la penso io, dovremmo sempre dire chi siamo, in modo che le persone possano sentirsi vicine a qualcuno, aiutando magari qualcuno che in quel momento è in difficoltà“.
Tra i 21 carri che sfileranno per il centro storico di Roma, prima storica volta per Disney+, che avrà un carro tutto suo per il lancio di Fire Island, film in uscita sulla piattaforma streaming il prossimo 17 giugno. Ci saranno inoltre il carro dell’ambasciata inglese e quello dell’ambasciata olandese, oltre al tradizionale carro ‘ecologico’ di Famiglie Arcobaleno. Ore 15:30, sabato 11 giugno, tutti a Piazza della Repubblica. 1, 2, 3, Roma Pride!
Non solo corpo, volto e talento. Ma anche una testa, pensieri esposti, una voce che non ha paura di farsi sentire. Mai. #Elodie non è solo icona queer, ma anche attivista, alleata. Madrina del #RomaPride, domani canterà direttamente dal carro.
Regina assoluta❤️@Elodiedipa pic.twitter.com/coOeEY3Bwv— ApocaFede (@DrApocalypse) June 10, 2022
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