Sanremo 2023 è alle porte, e se non vogliamo cadere da pero è bene metterci in sesto con i nomi da inserire nel vostro Fantasanremo: da Levante che ci promette un viaggio nel futuro all’attesissimo ritorno di Paola e Chiara, il cantautorato femminile è più che presente che mai.
Tra tutte spicca anche Mara Sattei, un nome che almeno una volta al giorno sento nominare nel mondo LGBTQIA+: classe 1995, nata a Fiumicino, Sattei è spesso associata come sorella più grande di tha Supreme, tra i rapper più famosi del panorama musicale italiano.
Ma Sattei ha un talento che va ben oltre i legami di famiglia, con un’identità musicale coltivata e maturata sin da quando era piccola. Cresciuta tra cori gospel e lezioni di pianoforte, la musica ha sempre fatto parte della sua famiglia: dagli zii musicisti e compositori di musica elettronica al al nonno che scriveva i testi, Sattei ha iniziato a scrivere musica a 14 anni. La sua carriera musicale ha preso il decollo nel 2008 partecipando alla tredicesima edizione di Amici.
Nel 2017 il suo singolo Nuova Registrazione 326 diventa disco d’oro, e la ritroviamo in feat con chiunque: da Altalene insieme a Coez, BLOODY VINYL, Slait, e thasup a Tutte cose con Gazzelle, fino a Parentesi affianco a Giorgia, singolo che accompagna l’album di debutto Universo uscito nel 2022, raggiungendo a soli 26 anni oltre 2000 milioni di streaming.
Fresca del tormentone estivo La Dolce Vita in compagnia di Fedez e Tananai, Sattei quest’anno è pronta a salire sul palco più famoso d’Italia con il brano Duemila minuti, all’alba di nuovo anno che si promette ancora più scoppiettante.
Cos’altro dire?
Ecco 8 curiosità che forse non sapevate su Mara Sattei.
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1) il suo nome all’anagrafe è Sara Mattei, ma nel 2019 decide di invertire le iniziali e renderlo il suo nome d’arte: “Nasce da un gioco di parole fatto su Facebook anni fa perché volevo creare un profilo privato, dove aggiungere solo gli amici stretti. Alcuni di loro hanno iniziato a chiamarmi Mara per scherzo” racconta a Vanity Fair “È un nome che mi piace, classico e antico. Mi ci ritrovo, mi piace come mondo”.
2) In parallelo alla carriera musicale ha svolto più lavori per mantenersi, inclusa una fuga di un anno a Londra dove ha fatto da baby sitter ad una bambina di sette anni che come racconta a Rolling Stone ha “bombardato di musica, visto che di fatto era in Inghilterra per quello“. Si è esibita anche alla Wembley Arena cantando con il coro del Christmas Carol.
3) Il suo debutto a Sanremo in principio sarebbe dovuto essere già un anno fa ma la canzone non convinse Amadeus. In caso di ammissione, ad accompagnarla sarebbe stato proprio il fratello, thasup, in veste di direttore d’orchestra.
4) Universo, il suo album di debutto, l’ha portata alla 70esima posizione della classifica FIMI, rendendola la quarta donna nella top 100 italiana insieme a Elisa, Madame, e Ariete.
5) Duemila minuti vede la penna di Damiano David dei Måneskin, per la prima volta in veste di co-autore per un altro artista, che ha dichiarato di aver scritto una canzone perfettamente in linea con i testi serrati e densi di Sattei: ” Ci siamo visti in studio, ho scoperto una persona incredibile, ne sono veramente grata” ha detto lei.
6) Scrive sempre, ma mai in un momento specifico. Le piace farlo di notte (ma ammette è difficile restare sveglia) e in particolare durante la pandemia è riuscita ad incontrare la propria solitudine. Le sue note vocali sono piene di bozze e idee.
7) Se nelle sue canzoni è un libro aperto e pieno di vulnerabilità, nella vita è timida e non ama fare interviste. Come spiega a Rolling Stone, preferisce raccontarsi attraverso la musica piuttosto che dare spazio al suo personaggio.
8) La seconda passione è sempre stata la moda: sua nonna era una sarta e da piccola l’aiutava a ritagliare le stoffe. La sua icona di stile? Lady Diana, in quanto ritiene che sapeva comunicare attraverso gli abiti: “Ha letteralmente lasciato qualcosa nel mondo” dice a Vanity Fair “Che poi è quello che vogliamo tutti, lasciare un’impronta di quello che siamo e facciamo. Altrimenti per cosa viviamo?”
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