Simone Marchetti, direttore di Vanity Fair Italia, ha fatto suo il monologo della settimana a Le Iene, tutto incentrato sul senso della moda e sul rapporto con la politica. “Questa camicia è da femmina. Un uomo non se la può mettere“, ha esordito Marchetti, per poi domandarsi: “Ma chi decide che cos’è da uomo oppure da donna? Che cosa è bello o brutto?“.
Domanda da un milione di dollari, in un Paese in cui la fluidità nel vestire sta finalmente e lentamente prendendo piede. “La moda è strana, è potente. È pornografica. Resta sulla nostra pelle e ci accompagna ovunque. La moda ci definisce. La moda non sono i vestiti”, ha sottolineato Marchetti.
I vestiti servono per due cose: a proteggerci. Dal freddo, dal caldo. E a uniformarci. Al lavoro che si fa, al contesto sociale, alla religione. La moda invece serve per differenziarsi. Per scrivere la propria storia. E a volte la storia, quella con la S maiuscola.
Ed è qui che il direttore di Vanity Fair si è collegato all’attualità politica: “Prendete la guerra in Ucraina, dove si sfidano Davide e Golia. Da una parte c’è Volodymyr Zelens’kyj. La sua maglietta verde militare è la fionda della resistenza, un manifesto così potente da creare un’icona, da risvegliare l’Europa, da motivare un intero popolo. Dall’altra c’è Putin, un Golia imbottigliato in una giacca da 12 mila euro, un pezzo di stoffa così forte da smascherare da solo tutte le bugie raccontate nello stadio di Mosca”.
Chiaro il riferimento al parka da 12mila euro di Loro Piana che Putin ha indossato la scorsa settimana sul palco dello stadio di Mosca, obbligando Lvmh, il gruppo di cui Loro Piana fa parte, a prendere subito le distanze. Marchetti guarda poi all’Italia e ai look del leader della Lega Matteo Salvini, intercambiabili a seconda della situazione. “La moda, poi, può essere anche un travestimento, come quelli dell’eterno Carnevale di Matteo Salvini. Il problema, però, è che tutti si dimenticano i proclami e le giravolte di Matteo. Ma nessuno si dimenticherà mai della sua T-shirt col volto di Putin. Dalla guerra e da certa politica non si impara nulla. Dalla moda, invece, si può imparare molto. Se imparate a vestirvi coi vostri pensieri, i vostri abiti diventeranno il vostro destino. Infine, un consiglio per Matteo. Ma anche per tutti. Quando le persone chiedono a Miuccia Prada come si fa a essere alla moda, come si fa a essere eleganti, lei risponde con un semplice verbo: studia”.
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