A novembre conosceremo i dettagli della storia d’amore tra Jon Kent, figlio di Superman, e il reporter Jay Nakamura. Il coming out del giovane supereroe, figlio dell’Uomo d’Acciaio e di Lois Lane, che sarà al centro del volume Superman: Son of Kal-El #5, ha scatenato i giudizi della stampa e della critica e le discussioni sui social. Apparso nel 2015 come Superboy, l’erede di Superman non è di certo l’unico paladino della giustizia a sventolare tra le nuvole la bandiera arcobaleno. Ecco alcuni dei supereroi dei fumetti e delle serie tv che si sono dichiarati non eterosessuali nel corso degli anni.
Il primo supereroe Marvel dichiaratamente omosessuale è Northstar, il cui coming out risale al 1992. Nato dalle penne di Chris Claremont e John Byrne, Jean-Paul Beaubier è uno dei fondatori degli Alpha Flight, gruppo di mutanti canadesi. Confessa ai propri compagni di essere gay dopo la morte di Joanne, figlia adottiva malata di AIDS, mentre sposa il compagno Kyle Jinadu nel 2012.
Nell’universo DC Comics, invece, il primato è conteso. Pronto a strapparlo alla fine degli anni Ottanta è stato Extrano, tra coloro che i Guardiani dell’Universo studiano con lo scopo di conoscere i dettagli dell’evoluzione umana nel corso di alcuni esperimenti scientifici. Il suo orientamento sessuale non è stato mai esplicitato, ma la scelta dell’editore Andy Helfer di non includere personaggi gay nei propri fumetti, con la conseguente eliminazione di Extrano dalle strisce, morto dopo aver contratto l’HIV, ha fatto sì che i lettori lo riconoscessero come primo paladino LGBTQ+.
Il fotografo Terry Richardson immortalò nel 1999 il bacio fra Batman e Robin, ben oltre vent’anni prima che quest’ultimo si mostrasse come bisessuale. “Volevo sottolineare che la sessualità è un viaggio. I sentimenti di Tim per Stephanie sono stati e sono reali, al cento per cento. E allo stesso modo lo sono quelli per Bernard. Tim sta ancora cercando di capire chi è e non penso che abbia le parole per descriversi, non ancora”, ha rivelato ad agosto scorso la sceneggiatrice Meghan Fitzman parlando di Tim Drake, il terzo a impersonare l’assistente di Bruce Wayne. Dopo la storia con Stephanie Brown, infatti, il ragazzo dimostra interesse per l’amico rapito, a cui chiede un appuntamento.
Bisessuale anche il Dio dell’Inganno Loki, che dopo il coming out sulla carta stampata nel 2013, dichiara di avere provato in passato sentimenti per “principi e principesse” anche nella serie televisiva a lui dedicata, disponibile su Disney+.
La bisessualità di Kate Pryde (chiamata anche Kitty Pryde o Shadowcat), mutante Marvel che possiede il potere dell’intangibilità e che è capace di attraversare i corpi solidi, ha stuzzicato per decenni la curiosità dei lettori, che hanno ottenuto la conferma dell’orientamento sessuale dell’eroina nel 2020, dopo il bacio ad una tatuatrice.
Condivide con lei l’orientamento sessuale e il gruppo di appartenenza, quello degli X-Men, la mutaforme dalla pelle blu Mystica, di cui si ricorda la relazione con Destiny, alter ego dell’austriaca Irene Adler.
Se l’antieroe mercenario Deadpool mette in scena una certa sessualità fluida, riconoscendo nella pansessualità l’orientamento a sé più affine, l’Uomo di Ghiaccio (Iceman) ha confessato al mondo di essere gay nel 2015. Per commentare il coming out del supereroe, il fumettista Brian Michael Bendis, uno degli autori responsabili della linea narrativa degli X-Men, disse a chiare lettere:
Ci sono migliaia se non milioni di persone che, per tanti motivi diversi, hanno sentito il bisogno di nascondere la propria sessualità, la propria storia. Gli X-Men, con la presunzione del viaggio nel tempo, ci offrono una piattaforma affascinante in cui esaminare questi viaggi personali. Questo è solo il primo piccolo capitolo di una storia molto più ampia.
Lanterna Verde ha assunto più i toni di un prisma arcobaleno a partire dal 2012, quando ha fatto coming out come gay sulla carta stampata, nell’edizione dedicata agli universi alternativi della DC Comics. A inizio marzo scorso, inoltre, l’eroe ha avuto l’opportunità di dialogare con i figli Obsidian e Jade, confessando loro il proprio orientamento sessuale. Definite sin da principio, invece, sono le inclinazioni verso lo stesso sesso di due delle coppie di maggior successo dei comics americani: da una parte i Giovani Vendicatori Wiccan e Hulkling, dall’altra i navigati Midnighter ed Apollo. E poi Wonder Woman bisessuale, la latina Miss America lesbica, Phastos degli Eternals.
Scarsa e mai di particolare rilievo la rappresentanza trans nell’universo dei supereroi americani. Lo scorso anno Marvel ha smentito ogni indiscrezione sull’arrivo prossimo di un personaggio transgender con un ruolo da protagonista nel MCU, nonostante nel corso della sua storia siano apparsi paladini minori la cui identità di genere non corrisponde a quella loro assegnata alla nascita. Ricordiamo fra questi Koi Boi, alter ego di Ken Shiga, studente di scienze informatiche e protettore di New York. Sebbene non venga mai menzionato un singolo dato sulla sua transizione, l’informazione è stata confermata dalla creatrice del personaggio, Erica Henderson, dopo la pubblicazione di una vignetta in cui Koi Boi indossa una fascia contenitiva per il seno. Di produzione DC Comics è da menzionare la brasiliana Lord Fanny, che appare nella serie The Invisibles nel 1994, cresciuta sin da tenera età come una ragazza dalla nonna, decisa a tramandarle le arti della stregoneria. La prima superoina transgender, tuttavia, compare l’anno prima: è Coagula, che figura in The Laughing Game, rifiutata dalla Justice League per via della sua identità di genere, non di certo per le sue capacità alchemiche. “Sospettavo che apprezzassero i miei poteri, ma non potevano gestirmi”, pronuncia in una vignetta.
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