Un prete notoriamente omofobo di Parigi sarà processato dalla Chiesa cattolica per i suoi sedicenti tentativi di “curare” l’omosessualità. Il suo metodo? Far sesso con gli uomini che doveva ‘curare’.
Mons. Tony Anatrella ha una lunga storia di campagne contro i diritti LGBTQ, sia dentro che fuori la chiesa. Nel 2005 scrisse un articolo a sostegno del divieto per le persone LGBTQ di servire nel sacerdozio. L’anno successivo affermò che gli uomini gay allevano bambini “violenti”, per poi sostenere il divieto del matrimonio egualitario. Ha poi descritto l’omosessualità come una “confusione di sesso e sentimenti” che “porta a una confusione delle realtà, a un’impasse”. I suoi libri in Italia sono pubblicati dalle edizioni San Paolo e tra essi compare “La teoria del «gender» e l’origine dell’omosessualità. Una sfida culturale”, in cui ribadisce l’esistenza della “teoria gender”.
La posizione di Anatrella sull’omosessualità fa chiaramente a pugni con la sua vita privata, e sessuale, che l’avrebbe visto per decenni ‘curare’ giovani e adulti facendo sesso con loro. Il National Catholic Reporter riferisce che le accuse contro Anatrella girano da più di 20 anni tra i palazzi della curia. Nel 2001, un ex seminarista di nome Daniel Lamarca affermò che Anatrella lo aveva aggredito sessualmente durante le sessioni di terapia negli anni ’80. Lamaraca, uomo gay, aveva chiesto consiglio ad Anatrella legati alla suaomosessualità, con il monsignore che aveva dato lui la solita cura: masturbarlo.
“Conosco dettagli sul corpo di Anatrella che potevano essere conosciuti solo da qualcuno che l’ha visto nudo“, disse l’uomo ai giornalisti nel 2006, aggiungendo che aveva provato denunciare l’abuso nel 2001 alle autorità ecclesiastiche, senza mai ricevere risposta. Altre accuse contro Anatrella sono emerse nel 2008 e di nuovo nel 2016, con la Chiesa che gli ha vietato di praticare la cosiddetta “terapia”, celebrare la messa o predicare in pubblico. Poi, nel 2019, un uomo che frequentava una scuola dove Anatrella prestava servizio come cappellano, ha accusato il prete di stupro. La vittima sostiene che Anatrella lo avrebbe costretto a fare sesso; all’epoca aveva solo 14 anni.
Almeno un prete afferma di aver avvertito per anni e anni i vertici della Chiesa cattolica, denunciando il comportamento predatorio di Anatrella, ma senza avere mai alcun risultato. Padre Philippe Lefebvre ha puntato il dito contro il silenzio criminale della Chiesa: “L’ho detto a sette vescovi francesi e al presidente della Conferenza episcopale francese”. “Non ho ricevuto alcuna risposta. Non è successo niente. Quello che è successo è che, quando il mio nome è apparso sulla stampa, mi è stato detto di stare attento e di non criticare Tony Anatrella perché era qualcuno di importante in Vaticano”.
Oggi 80enne, Anatrella sarà sottoposto a procedimento canonico presso la diocesi di Parigi, ma non è ancora chiaro quando inizierà il processo e quali accuse dovrà affrontare. A darne notizia LeParisien. Già nel 2017 l’arcidiocesi di Parigi aveva annunciato l’apertura di un processo canonico nei confronti del parroco.
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