Un nuovo studio inglese ha rilevato che più di un quarto delle persone asessuali ritiene che la comunità LGBTQIA+ li escluda. Una ricerca raccolta dall’ente di beneficenza per i giovani LGBTQ+ Just Like Us ha rilevato che il 27% dei giovani adulti asessuali britannici si sente di appartenere raramente alla comunità LGBTQ+.
Lo studio è stato pubblicato ieri, in occasione della giornata internazionale della asessualità, termine ombrello che rappresenta l’orientamento sessuale caratterizzato dalla assenza di attrazione sessuale nei confronti di ogni genere. Nell’ombrello asessuale rientrano le persone asessuali, i greysessuali, demisessuali e tutte le identità asex.
Just Like Us ha condotto un sondaggio su 3.695 giovani di età compresa tra 18 e 25 anni nell’ambito della sua campagna Positive Futures. Ed è emerso che, degli intervistati che si sono identificati come asessuali, il 30% ha affermato di sentirsi parte della comunità queer, mentre la stessa percentuale ha dichiarato di sentirsi solo occasionalmente parte dell’ombrello LGBTQ+.
Di tutti i gruppi, coloro che si identificano come asessuali sono di gran lunga i più propensi a sentirsi respinti dalla comunità. Comparativamente, le persone che si sono sentite maggiormente incluse sono state quelle che si sono identificate come non binarie, con il 56% che afferma di sentirsi sempre parte della comunità e solo l’8% che afferma di sentirsi raramente o mai incluso.
Il sondaggio ha rilevato anche che il 39% delle persone asessuali di colore raramente o mai si sente parte della comunità. Quando si trattava di bianchi asessuali, il 24% ha affermato di sentirsi raramente o mai incluso nella comunità LGBTQ+.
“Purtroppo, possiamo vedere che i giovani adulti asessuali si sentono esclusi dalla più ampia comunità LGBT+”, ha detto a PinkNews l’amministratrice delegata ad interim di Just Like Us, Amy Ashenden. “Spero che questa ricerca renda evidente la necessità di una maggiore consapevolezza delle esperienze vissute e delle realtà delle persone asessuali. Sappiamo che il modo migliore per i giovani LGBT+ di sentirsi meno soli è attraverso l’educazione inclusiva nelle scuole. Invitiamo tutte le scuole a prendere parte alla School Diversity Week questo 26-30 giugno, per inviare un messaggio positivo di accettazione ai loro giovani che potrebbero essere LGBT+ o avere famiglie LGBT+”.
Il rapporto Positive Futures dell’ente di beneficenza, che dovrebbe essere pubblicato il 1° giugno, delinea una ricerca indipendente condotta all’inizio di quest’anno. Lo studio ha esaminato le esperienze di giovani adulti LGBT+ nel Regno Unito e ha coperto una serie di argomenti, dalla vita domestica alla scuola e al lavoro. Ha anche preso in considerazione l’intersezionalità e illustrerà statistiche su fede, etnia e disabilità.
A inizio 2022 abbiamo intervistato l’attivista asessuale Arono Celeprin, mentre qui potrete trovare 4 esempi di rappresentazione asessuale fatta bene nelle serie tv.
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