L’allarme omobitransfobia negli States continua ad essere reale, incubo quotidiano, per milioni di persone. L’ultimo rapporto sulla criminalità del Federal Bureau of Investigation ha in tal senso fornito cifre devastanti, rivelando un aumento di quasi il 33% dei crimini perpetrati contro persone trans e di genere non conforme.
Nella giornata di lunedì l’FBI ha pubblicato il famigerato rapporto, che esamina i dati sulla criminalità provenienti dalle forze dell’ordine di tutto il paese. Il rapporto ha rilevato che nel 2022 sono stati registrati 469 crimini d’odio contro persone trans e di genere non conforme, rispetto ai 353 del 2021. Complessivamente, ciò rappresenta un aumento del 32,9% dei crimini d’odio contro sia le persone trans che quelle di genere non conforme.
Sebbene la violenza contro le persone trans e di genere non conforme abbia rappresentato l’aumento più drammatico rispetto allo scorso anno, anche altre parti della comunità sono state colpite. Nel 2022, sono stati registrati 1.077 crimini d’odio contro uomini gay, rispetto ai 950 episodi del 2021. Secondo il rapporto, i crimini d’odio registrati contro lesbiche e bisessuali sono rimasti più o meno gli stessi.
Queste statistiche dipingono un triste ritratto dello stato della sicurezza LGBTQ+ nell’America di oggi, ad un anno dalle elezioni che molto probabilmentre rivedranno Donald Trump sfidare Joe Biden.
Kelley Robinson di The Human Rights Campaign ha sottolineato come questi numeri non raccontino nemmeno tutta la storia. “Troppe città e Stati riportano dati incompleti, o addirittura nessun dato, sui crimini d’odio contro la comunità LGBTQ+”, ha affermato. “Se vogliamo porre fine a questa violenza, abbiamo bisogno di un resoconto completo di quanti crimini d’odio si stanno verificando – e ciò richiede che ogni giurisdizione si intensifichi”.
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25 anni fa, l’atroce omicidio di Matthew Shepard ha cambiato il modo in cui l’America ha iniziato a vedere la violenza anti-LGBTQ+. Ma i progressi compiuti negli ultimi 25 anni potrebbero svanire a causa dell’aumento delle leggi omobitransfobiche e della retorica anti-LGBTQ+ cavalcata dalla destra USA.
Secondo il Movement Advancement Project, ventidue Stati USA includono sia l’orientamento sessuale che l’identità di genere come categorie protette dalla legge statale sui crimini d’odio, mentre altri 11 coprono solo l’orientamento sessuale. Tredici Stato non hanno invece alcuna legge sui crimini ispirati dall’odio che coprano l’orientamento sessuale o l’identità di genere.
Robinson ha sottolineato come l’aumento dei crimini d’odio sia “allo stesso tempo scioccante e straziante, ma purtroppo non inaspettato”.
“Il flusso costante di retorica ostile da parte di figure marginali anti-uguaglianza, insieme all’incessante approvazione di leggi discriminatorie, in particolare quelle rivolte agli individui transgender, nelle legislature statali, hanno creato un ambiente in cui era tristemente prevedibile che individui con tendenze violente potessero rispondere a questa retorica. I dati dell’FBI costituiscono un ulteriore indicatore allarmante dello stato di emergenza in cui si trova la nostra comunità”.
Fonte: ThemUs
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