Roma, il Comune ipotizza corsi LGBTQIA+ nelle scuole. E la destra attacca

Un'iniziativa didattica partecipativa che prevederebbe incontri nelle scuole, presso sedi di associazioni LGBTQIA+ o in luoghi rappresentativi della città. Per ora è una bozza, ma è già scoppiato il putiferio.

ascolta:
0:00
-
0:00
Florida legge anti-LGBT Gay.it
Senato della Florida approva legge anti LGBTQIA+ nelle scuole
4 min. di lettura

Per ora si tratta solo e soltanto di un’ipotesi ancora agli albori, ma tanto è bastato a scatenare un putiferio. Nella bozza della “Mappa della città educante 2023-2024, pubblicata dal Corriere della Sera, il Campidoglio ha presentato la nuova offerta formativa di Roma Capitale per gli istituti scolastici della città.

Un carnet di 190 proposte didattiche, una delle quali dal titolo “Ti presento Andrea – Viaggio nella comunità Lgbtqia+”. Presentata dal dipartimento Pari opportunità, quest’ultima proposta sarebbe dedicato ai ragazzi di «Scuola secondaria di I grado – scuola secondaria di II grado e IeFP – famiglie di alunni/e partecipanti”, ovvero medie, superiori e istituti professionali, e famiglie degli alunni che volessero partecipare. Si tratterebbe di una serie di incontri da tenere nelle scuole e nelle sedi di associazioni LGBTQIA+, ovvero Famiglie Arcobaleno, Genderlens, Rete Genitori Rainbow, Gaynet Roma, Plus Roma, Circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli” e Gay Center, oltre a Croce rossa e Aics. Tre ore per una o due lezioni/laboratori al mese, con massimo 10 classi per volta.

L’obiettivo è quello di “favorire la conoscenza di specifiche tematiche afferenti alla comunità“, nonché “prevenire eventuali discriminazioni basate sull’identità di genere e l’orientamento sessuale per creare una società pacifica basata sul rispetto e sulla dignità di ogni persona“. Non essendoci traccia di consenso informato da parte delle famiglie, con la scelta dell’eventuale progetto da far seguire agli alunni che ricadrebbe solo sugli insegnanti, la polemica è presto nata.

Dopo i corsi rivolti alle educatrici per veicolare nei bambini messaggi di “decostruzione del genere maschile e femminile”, dal Comune propongono di far visita ad associazioni Lgbtq, circoli di cultura omosessuale ed altro“, hanno tuonato da Pro vita e famiglia Roma, che ha parlato di “ennesima propaganda gender da parte di Roma Capitale“.

Anche la destra di governo è partita all’attacco. “Sembra un po’ strano che non vi siano associazioni con un punto di vista diverso, di sostegno alla famiglia e alla vita: una cosa è educare a tolleranza e rispetto, altro è inoculare nei bambini, anche piccoli, la convinzione che la sessualità e l’affettività siano qualcosa di fluido, da cambiare o modificare all’occorrenza“, ha detto la consigliera capitolina FdI Francesca Barbato, seguita a ruota dalla consigliera regionale FDI Maria Chiara Iannarelli.

Lascia perplessi il comportamento del Campidoglio, che invita i bambini di tutte le scuole a visite didattiche nelle sedi delle associazioni Lgbt senza specificare i contenuti di questi corsi e sorvolando sul diritto dei genitori di essere informati“.

Marilena Grassadonia, coordinatrice Diritti LGBTIQA+ di Roma Capitale, ha mantenuto il punto e non si è certamente fatta intimorire, ribadendo come Roma Capitale intenda andare avanti “sulla strada che abbiamo scelto, quella della promozione dei diritti per rendere la nostra città un luogo sempre più accogliente basato sul rispetto e la dignità di ogni persona. E il progetto “Ti presento Andrea – Viaggio nella Comunità LGBTQIA” va proprio in questa direzione attraverso una iniziativa didattica partecipativa che prevede incontri nelle scuole, presso sedi di associazioni o in luoghi rappresentativi della città. Crediamo infatti che la conoscenza delle realtà lgbtqia+, delle attività e dei servizi offerti, aiuta a promuovere quella cultura del rispetto che abbatte pregiudizi e discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere“.

Nei giorni scorsi Grassadonia ha preso parte anche ad una Commissione Politiche Educative e Scolastiche al Municipio 11 della città, sulla possibile attivazione della carriera alias nelle scuole del territorio.

È stata l’occasione per confrontarsi con chi, tra dirigenti scolastici e membri di commissione, ha a cuore il benessere della popolazione studentesca. Ricordiamo che la carriera alias è un accordo privato tra studente, famiglia e scuola che non modifica i dati anagrafici ma che consente nella comunicazione interna l’utilizzo del nome scelto. L’attivazione della carriera alias, accompagnata da una adeguata formazione del personale scolastico, è quindi un atto di rispetto e garantisce a chi ne chiede l’attivazione la possibilità di essere riconosciut* per quello che si è. Rendere le nostre scuole luoghi in cui si agisce rispetto e accoglienza, è uno degli obiettivi che come Roma Capitale ci siamo prefissat*. E andremo avanti in questa direzione“.

Un incontro che ha subito scatenato Pro Vita e Famiglia, che si è domandato attraverso il portavoce Jacopo Coghese  il Municipio intende fare pressioni politiche e ideologiche sulle scuole per far approvare la Carriera Alias? Si tratta forse di un “richiamo all’ordine” per gli Istituti che ancora non si sono allineati ai progetti gender? Se così fosse è un grave atto di ingerenza. Chiediamo un immediato e urgente intervento del Governo e del Ministero dell’Istruzione per fermare questa deriva, perché ogni giorno sempre di più le scuole italiane stanno diventano un vero e proprio far west ideologico, vengono usate come terreno di rivendicazioni politiche e di propaganda Lgbtqia+, il tutto sulla pelle dei nostri figli. La Carriera Alias, infatti, è pericolosa perché conferma ai ragazzi più fragili l’idea si possa nascere davvero “nel corpo sbagliato”, con conseguenze devastanti come intraprendere l’iter del cambio di sesso attraverso la castrazione chimica e interventi chirurgici irreversibili“.

Ma non è così. La Carriera Alias, che è in continuo perfezionamento, non è altro che un palliativo dinanzi alla legge 164 del 1982, un tempo pionieristica ma oggi, dopo 40 anni, chiaramente obsoleta. La Carriera Alias consente agli studenti trans* di cambiare nome e genere a scuola ancor prima dei 18 anni e di un eventuale compimento del percorso giuridico relativo al cambiamento ufficiale di sesso. Al di fuori dell’università o della scuola la carriera alias non ha alcun valore legale: non sostituisce un documento d’identità.

Anche in Lombardia la destra ha provato a fermare la carriera alias, presentando una mozione poi bocciata dopo le inevitabili polemiche.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: "Un sogno diventato realtà" - Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri genitori - Gay.it

Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: “Un sogno diventato realtà”

Culture - Redazione 23.4.24
Ornella Vanoni Elisa Calcutta Madame Mahmood

Ornella Vanoni “Senza fine”: Madame, Elisa, Calcutta, Mahmood, Patty Pravo e tutti gli ospiti di due concerti che passeranno alla storia

Musica - Emanuele Corbo 25.4.24
Teansgender Carcere Europa

Nelle carceri europee le persone transgender subiscono intimidazioni e violenze

News - Redazione Milano 26.4.24
Vincenzo Schettini

Vincenzo Schettini tra coming out e amore: “Francesco mi completa, è la mia metà” (VIDEO)

News - Redazione 24.4.24
Gianna Ciao GIornata Visibilita Lesbica

Gianna Ciao, le lesbiche durante il fascismo e la Giornata Mondiale della Visibilità Lesbica

Culture - Francesca Di Feo 26.4.24
Matteo Salvini annuncia la candidatura di Roberto Vannacci alle Europee il giorno della Liberazione - Matteo Salvini e Roberto Vannacci - Gay.it

Matteo Salvini annuncia la candidatura di Roberto Vannacci alle Europee il giorno della Liberazione

News - Redazione 26.4.24

I nostri contenuti
sono diversi

Barbera, presidente Corte Costituzionale, al Parlamento: "Serve una legge sui figli delle famiglie arcobaleno" - Augusto Barbera - Gay.it

Barbera, presidente Corte Costituzionale, al Parlamento: “Serve una legge sui figli delle famiglie arcobaleno”

News - Redazione 18.3.24
roccella-teoria-del-gender

Il Consiglio d’Europa all’Italia: “Gli attacchi alla comunità LGBTQIA+ sono violazioni dei diritti umani”

News - Federico Boni 19.12.23
Associazioni LGBTQIA+ italiane in piazza per dire basta alla criminalizzazione degli attivisti russi - sit in Russia 8 - Gay.it

Associazioni LGBTQIA+ italiane in piazza per dire basta alla criminalizzazione degli attivisti russi

News - Redazione 11.1.24
Ron DeSantis abbandona le primarie, appoggia Trump e Biden stanzia 700.000 dollari a favore dei ragazzi trans - Ron DeSantis Trump Biden - Gay.it

Ron DeSantis abbandona le primarie, appoggia Trump e Biden stanzia 700.000 dollari a favore dei ragazzi trans

News - Redazione 22.1.24
Roberto Menia di Fratelli d'Italia in Senato irride Macron: "Femmineo con pruriti muscolari" (VIDEO) - Roberto Menia di Fratelli dItalia in Senato irride Macron - Gay.it

Roberto Menia di Fratelli d’Italia in Senato irride Macron: “Femmineo con pruriti muscolari” (VIDEO)

News - Redazione 20.3.24
Argentina, trionfa l'ultradestra di Milei. Chi è la vicepresidente Victoria Villarruel, ultracattolica "anti-gender" - Argentina trionfa lultradestra di Milei. Chi e la vicepresidente Victoria Villarruel 2 - Gay.it

Argentina, trionfa l’ultradestra di Milei. Chi è la vicepresidente Victoria Villarruel, ultracattolica “anti-gender”

News - Federico Boni 20.11.23
Famiglie Arcobaleno alla riscossa in 12 Piazze

Famiglie alla riscossa, festa in 12 piazze in tutta Italia: “Governo ideologico e politica incattivita e populista”

News - Redazione 18.4.24
Francia, il ministro della giustizia si scusa per le leggi omofobe passate. Primo via libera al risarcimento - Parigi rainbow Pride - Gay.it

Francia, il ministro della giustizia si scusa per le leggi omofobe passate. Primo via libera al risarcimento

News - Redazione 14.3.24