Un attivista del Partito Gay di 17 anni appena è stato bersagliato su TikTok con offese omofobe. A denunciarlo Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale. In un breve video di 30 secondi il giovane si è semplicemente presentato. Tanto è bastato per scatenare l’odio.
“Pensa che m*rda“, ha commentato un coetaneo in un video di puro perculo, inneggiando al Duce. Altri, tra i commenti al video, hanno scritto “chiedo una beretta”, “uccidete sti personaggi”, “boia chi molla”, “scherzo da natura”, “speriamo che guarite tutti”, “la benzina non basta“.
“Quanto accade è frutto di un clima continuo contro la comunità LGBT+ (Lesbiche, Gay, Bisex, Trans) presi di mira da certa politica, che ha sdoganato frasi ed affermazioni contro la nostra comunità e pertanto molti tra cui i più giovani si sentono liberi di discriminare“, ha denunciato Marrazzo. “Se non si condanna fermamente questa ideologia, il rischio che questi ragazzi si sentano non ostacolati e addirittura tutelati ed incentivati a compiere azioni omofobiche e ad idolatrare Mussolini è davvero molto alto. Chiediamo pertanto a Meloni Premier in Pectore, La Russa Presidente del Senato e Lorenzo Fontana Presidente della Camera, di dare un segnale chiaro contro l’omobitransfobia, ed avviare un percorso per una legge che tuteli le vittime e che faccia prevenzione nelle scuole. La campagna elettorale è finita: chi è nelle istituzioni deve tutelare tutti i cittadini. Ogni anno molti ragazzi LGBT+ si tolgono la vita perché vittime di episodi di odio come questi, la politica deve fare chiarezza e condannare con forza atteggiamenti di questo tipo“.
La risposta della politica è presto arrivata, con indiscrezioni giornalistiche firmate Repubblica che vorrebbero Giorgia Meloni, prima donna premier, cancellare il ministero alle Pari Opportunità, spacchettandolo dalla Famiglia (per cui è in corsa la leghista Baldassarre). Le deleghe di governo legate alle Pari Opportunità finirebbero così agli Affari giovanili e allo Sport. Un mega-dicastero senza portafogl da affidare alla fedelissima Chiara Colosimo. E pensare che l’accorpamento delle Pari Opportunità con la Famiglia, nato con il governo Conte 2, fu fortemente voluto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
D’altronde nei programmi elettorali della destra unita, la parola “diritti” non è mai stata scritta.
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