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Festival Divergenti 2022: a Bologna si celebra il cinema trans

Insieme al Movimento Identità Trans, tre giornate dedicate alla rappresentazione e le storie transgender.

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Festival Divergenti 2022
PINNED INTO A DRESS di Gianluca Matarrese e Guillaume Thomas
3 min. di lettura

A Bologna il cinema transgender ruggisce più forte che mai.

Si terrà dal 1 al 3 Dicembre, la dodicesima edizione di Divergenti, unico festival in Italia dedicato alla rappresentazione delle storie trans*.

Per tre giorni, presso il Cinema Lumière e la sala Cervi della Cineteca di Bologna, verrano presentati una carrellata di titoli dedicati all’esperienza transgender, visti attraverso lo sguardo di artistə nazionali e da tutte le parti del mondo.

In un paese dove la comunità trans è costantemente rimossa o relegata ai margini, quella di Divergenti è una ricorrenza preziosa: supportata dal MIT (Movimento Identità Trans) e con direzione artistica di Nicole De Leo (che abbiamo intervistata lo scorso Novembre, in occasione del TDOR 2021) insieme a Porpora Marcasciano, ci offre dieci opere dalla narrazione finalmente non stereotipata, con personaggi non ridotti a macchiette in funzione del tokenismo ma creature stratificate e tridimensionali, come ogni essere umano.

Festival Divergenti 2022
CASA SUSANNA di Sébastien Lifshitz

Tema portante della dodicesima edizione sarà quello del sex working, realtà che spesso nel mondo trans rimane ‘l’unica opzione lavorativa’ ma raramente raccontata da chi la vive in prima persona, e resa più complicata dai divieti e sanzioni imposti nel nostro Paese (vedi l’approccio regressivo proposto dalla senatrice Maiorino) creando quello che Porpora Marcasciano definisce il paradosso di “vivere in una società che non permette l’accesso al lavoro e criminalizza in maniera più o meno diretta l’unico strumento che spesso le persone trans hanno a disposizione”.

In questo assume un ruolo fondamentale la partecipazione della madrina Pia Covre, attivista e fondatrice del Comitato per i diritti civili delle Prostitute, e tra le fondatrici nel 1987 dell’associazione LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids).

Dall’anteprima italiana di The Oleanders, dove la filmmaker greca Paola Revenoti (anche lei presente al festival) ripercorre attraverso una passeggiata notturna ad Atene il suo passato da sex worker insieme alle amiche Betty Vakalidou e Eva Koumarianou al viaggio politico di Claudia e Violeta in Nuestros cuerpos son sus campos de batalla dell’argentina Isabelle Solas, fino all’odissea Nicolás Videla dove il potere della performance teatrale si scontra con le dittature a Santiago del Cile nel 2019.

La storia del movimento trans viaggia dagli anni 60 di Casa Susanna, opera di Sébastien Lifshitz presentata in anteprima all’ultima Mostra Cinematografica di Venezia che racconta il rifugio transgender tra le montagne di Hunter, alla Madrid degli anni Ottanta in Vestita De Azul, storico documentario del regista spagnolo Antonio Giménez-Rico.

FESTIVAL DIVERGENTI
VESTIDA DE AZUL di Antonio Giménez-Rico

Dal mondo dell’alta moda con Pinned Into a Dress, celebrazione dell’icona Miss Fame di Gianluca Matarrese e Guillaume Thomas, alla serenissima Venezia in Veni Etiam di Alex Hai e Mahtab Mansoor, ogni opera è un viaggio che esplora l’esperienza transgender in una pluralità di sguardi unica (e ancora fin troppo assente nel panorama mainstream).

Gay.it sarà in giuria insieme al nostro Giuliano Federico affiancato dall’attivista e politica Titti De Simone – nonché co-fondatrice dello Sherocco Festival (qui potete leggere l’intervista) – e l’attivista e filmmaker Simone Cangelosi a premiare il Miglior Film, con un valore di 1000 euro.

In parallelo alla proiezione, non mancheranno appuntamenti dove creare luoghi di dibattito e sensibilizzazione, nel mondo trans e non solo: da Giovedì 1 dicembre, che in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, presso il MIT di Bologna svolger un momento di formazione sui trattamenti pre e post esposizione (PrEP e PEP) alla rotonda “Migrazioni LGBTQIA+” di Venerdì 2 dicembre, dove insieme alla partecipazione della vice sindaca Emily Clancy, si discuterà di sex working unito alla condizione dei migranti LGBTQIA+ fino alla lecture performance di AMORE ARTE e RIVOLUZIONE narrazione e sguardi dall’Underground al Queer, condotta da Porpora Marcasciano.

Potete leggere e scaricare l’intero programma del festival a questo link.

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