Il medley nostalgico di Paola e Chiara ci ricorda perché non abbiamo mai dimenticato la loro musica

Paola e Chiara ci hanno fatto sognare ancora in un trionfo di nostalgia e queerness, e non possiamo che dir loro grazie.

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Paola e Chiara medley Gay.it
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Non potevamo aspettarci altro da Paola e Chiara e, a dire il vero, nemmeno volevamo aspettarci altro. Da quando Amadeus ha annunciato che le sorelle Iezzi si sarebbero riunite per tornare al Festival di Sanremo tra i Big in gara, la nostalgia del pop anni Novanta, quando il duo faceva ballare tutta Italia, si è ripresentata prepotentemente nelle nostre vite. E cosa potevano fare se non soddisfare ciò che il pubblico chiedeva a gran voce, entrando a gamba tesa nella serata dei duetti – la quarta e penultima di questo Sanremo 2023 – con un medley che ha il sapore di tutto ciò che oggi rimpiangiamo?

C’erano gli anni Novanta e i primi Duemila, ieri sera, sul palco dell’Ariston. Un motivo che ha abbracciato in generale tutta la serata, e anche tutto il Festival. I cantanti hanno guardato un po’ indietro per celebrare il tempo passato, soprattutto per la gioia dei Millennials, dagli Articolo 31 nuovamente insieme al momento condiviso di Giorgia ed Elisa che ha riportato a un iconico Festival, allora condotto da Raffaella Carrà. Ma la vera esplosione è arrivata con Paola e Chiara, che in quattro minuti di esibizione sono riuscite a condensare tutto quel divertimento, quel talento, quella gioia e spensieratezza del cui valore la critica si è resa conto solo quando erano già passate, dopo averle sistematicamente sminuite e allontanate.

Condividendo il palco con i DJ Merk & Kremont, le sorelle Iezzi hanno ripescato hit come “Festival”, “Amici come prima” e “Vamos a bailar (Esta vida nueva)”, condite dal sottofondo musicale di altrettante iconiche melodie di quegli anni. Per alcuni hanno dato a quelle canzoni una nuova vita, qui e oggi nel 2023, ma la verità è che non l’hanno mai persa né si è mai affievolita. La vitalità di quelle canzoni è rimasta sempre lì ad aspettarci, sotto strati e strati di nuove tendenze e un po’ di memoria da pesce rosso.

 

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Di nuovo sul palco dell’Ariston, le nostre amate Paola e Chiara ci hanno dato tutto quello che potevano darci: un bellissimo ricordo, la rinnovata voglia di scatenarsi su canzoni amiche, con quelle coreografie entrate di diritto nella nostra cultura più pop, e un’esplosione di queerness fatta da glamour, glitter e tanta libertà. Perché non dobbiamo dimenticare che le iconiche sorelle sono sempre rimaste al fianco della comunità LGBTQIA+ e la loro musica, nella folla virtuale sotto l’Ariston, è ancora la platea in cui c’è spazio per tuttə e dove tuttə si sentono benvenutə.

Quelle magliette “Paola e Chiara per sempre” che oggi mezza Italia cercherà di emulare – perché Sanremo è anche la culla di momenti iconici che rimarranno per sempre – e la consapevolezza di essere le regine indiscusse di quel pop tutto nostrano che chissà per quale disguido lungo la strada, abbiamo lasciato andare.

Classifiche e posizioni, in questo momento, contano poco. La “Furore” con cui le Iezzi sisters sono tornate in gara al Festival della canzone italiana è già amata ed è a questa reunion che dobbiamo guardare con occhi adoranti. Che sia l’inizio di una nuova era per Paola e Chiara? Non lo sappiamo, e al domani ci penseremo. Intanto siamo ancora fermə al momento di quel medley, che è già un nuovo punto fermo della nostra cultura pop, ancora persə nella nostalgia e nei sentimenti che ha evocato e di cui, dobbiamo dirlo, avevamo bisogno. Grazie sorelle!

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