Travolta dalle critiche. L’intervista di Arisa andata in onda sabato sera su Nove ha sconcertato molti suoi fan e lasciato sgomenta la comunità LGBTQIA+, che l’aveva sempre considerata un’alleata. Dopo aver esplicitato la propria simpatia per Giorgia Meloni, da lei definita una “mamma severa” nei confronti delle persone omosessuali, Arisa è scivolata su dichiarazioni a dir poco discutibili sul Pride e la comunità stessa, facendo una distinzione tra le ‘macchiette’ e la ‘gente normalissima’.
Il Mix Festival di Milano, che nel 2022 l’aveva incoronata Queen of Music, ha preso le distanze, mentre Vladimir Luxuria ha ricordato alla giudice di Amici di Maria come “una mamma può essere dolce o severa, ma deve esserlo con tutti i figli, non fare figli e figliastri lasciando indietro uno dei suoi figli solo perché diverso dagli altri e trattarlo come un brutto anatroccolo: quella non è severa, è solo una mamma ingiusta”.
Nella notte di sabato Arisa in diretta Instagram non ha fatto un pazzo indietro, anzi, rivolgendosi proprio ai fan LGBTQIA+ che la stavano criticando: “Io non vi chiedo mai niente, non è che faccio affidamento sul supporto che mi date, i dischi manco li comprate. Dovrei essere Lady Gaga”. “Parliamo liberamente e diffidate da chi vi dice solo sì perché chi lo fa, vi usa. Invece chi vi parla anche mettendo a repentaglio la propria faccia, vi ama davvero. Io la penso così nella vita, amo molto di più le persone che mi dicono dei no ma continuano a starmi vicino“.
Arisa dice ai gay (che non comprano i suoi dischi) che non possono attaccarla per le sue dichiarazioni omofobe di ieri sera a #laconfessione.
Siamo alla follia pura. pic.twitter.com/hdFmfskqRJ— diego (@ok_respira) May 27, 2023
Passate 24 ore, Arisa è comparsa a Domenica In, in diretta per presentare il suo nuovo singolo, e qui ha preso di petto l’argomento, cercando di “chiarire” quanto accaduto.
“Onestamente non mi aspettavo che mi venissero fatte determinate domande. Io sono una paciera, cerco da sempre di trovare un equilibrio tra le parti. Anche quando un equilibrio sembra non esserci“, ha precisato Arisa, visibilmente colpita da quanto avvenuto. Per poi proseguire.
“Volevo dire che in questi anni sono sempre stata dalla parte dei diritti e delle minoranze. Anche dalla parte delle donne, e posso essere anche contenta se una donna come me sale al governo. Questo però non ha a che vedere con il pensiero rispetto al suo operato politico rispetto a certe cose. Ho detto che la Meloni mi piace, poi che ci sono dei problemi grandissimi rispetto alla comunità è una realtà. Non voglio risultare come una traditrice o una voltafaccia. Chiedo alla signora Meloni di non agevolarmi in nulla. Voglio esprimere la mia idea ma non sono una voltabandiera. Sono 15 anni che sono dalla parte dei diritti e continuerò ad esserlo”.
Non un chiarimento, invece, o un chiedere scusa, nei confronti di queste dichiarazioni esplicitate venerdì sera durante La Confessione su Nove: “Vorrei cercare di ampliare la rappresentanza che abbiamo nei media della comunità LGBTQIA+, che non è fatta solo di macchiette, di cose solo plateali, ma di gente normalissima, colta. Dobbiamo smettere di spaventare, dimostrare che siamo gente wow, gente che fa un certo percorso che sceglie liberamente, che fa una scelta difficilissima, che sviluppa una sensibilità maggiore, è un grande dono. Mi piacerebbe che le persone avessero la pazienza e l’amore di fargliele capire, perché lei è una tipa che ci fa portare ad alti livelli, perché ha molta cazzimma. A noi ci serve qualcuno che ha cazzimma e che sta dalla nostra parte, però le cose devono avvenire gradualmente”.
#Arisa non hai colto il punto.
Che tu sia “fan” di Meloni non ce ne frega niente. Il problema è tutto quello che hai detto a margine. Non è stato un “misunderstanding”. Quello che ti è uscito su pride e comunità è orrendo. Che tu non l’abbia ancora capito ancor più grave pic.twitter.com/xo6EAtlwP9— ApocaFede (@DrApocalypse) May 28, 2023
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